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venerdì 5 settembre 2008

Viale Libia, il giorno delle auto


Sparita la segnaletica che obbligava a girare su via Somalia dal ponte delle Valli e su via Asmara da piazza Annibaliano, spariti gli spartitraffico di plastica. Da ieri mattina viale Libia, quartiere africano, è aperta alle auto private, non esiste più la strada verde, riservata unicamente al mezzo pubblico, inaugurata nel 1999 dall´allora assessore alla Mobilità Walter Tocci. E già il Pdl del II municipio preme per abolire anche via Nizza, l´ultima strada verde rimasta. Il gruppo del Pd, invece, chiede un consiglio straordinario su viale Libia e contesta «la poca trasparenza» di tutta l´operazione.Le ripercussioni sulla viabilità per il momento non si vedono un gran che, un po´ per il clima da letargo estivo ancora nell´aria, un po´ perché, dopo nove anni, le abitudini sono dure a morire e gli automobilisti girano in automatico invece di andare dritti su viale Libia. Quello che invece si vede chiaramente è il ritorno di sosta selvaggia: furgoni sul marciapiede, auto parcheggiate lungo il budello superstite di strada, quello che rimane da quando è stato aperto il cantiere della metro B1, che verrà smantellato solo nel 2011, con l´attivazione della nuova linea. «E´ una promessa che abbiamo fatto in campagna elettorale - spiega Sara De Angelis, nuovo presidente Pdl del II municipio - Con i cantieri della B1 in tutto il quadrante, il divieto al traffico privato di questa arteria non era più sostenibile. Abbiamo voluto dare una possibilità in più. E poi - continua De Angelis - che senso ha una strada verde se, una volta finita viale Libia, a Corso Trieste i mezzi pubblici sono di nuovo fermi?». «E´ una prospettiva davvero miope - ribatte Paola Mariotti, del comitato Strade Verdi - la strada verde è riuscita a dirottare su via Nomentana e via Salaria una grossa mole di traffico che prima si riversava su viale Libia per raggiungere il centro da nord. Dunque ne ha beneficiato tutto il quartiere. Ora quelle auto torneranno su viale Libia». «E´ bene che la gente sappia che la strada verde non esiste più - dice Mary Bormino, commerciante - ma rimane il problema della sosta, dove vanno a parcheggiare le auto dei clienti?». «Anche se gli automobilisti non possono fermarsi - ribatte Nazareno Bernardini, gestore di un bar - almeno sapranno che esistiamo. E´ una questione di visibilità». «Aspettate che tornino tutti dalle ferie - mette in guardia Sonia Pantoni, residente - e sarà il caos.Andranno a fare acquisti e lasceranno le auto in doppia fila». Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, chiede all´assessore alla Mobilità Marchi di impedire il passaggio dei mezzi privati almeno nell´ultimo tratto di Via Libia, di attivare subito le strisce blu nell´area ed i controlli contro sosta selvaggia.
di Cecilia Gentile
(04 settembre 2008)

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