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lunedì 12 ottobre 2009

Dall'Ue stop ai supermutui

Corriere della Sera

ATTUALMENTE I PRESTITI DEGLI ISTITUTI ARRIVANO A DARE ANCHE L'80%
Dall'Ue stop ai supermutui
La Commissione vuole introdurre un tetto per le banche: non si potrà concedere più del 40% del valore della casa


I mutui concedibili dalle banche potrebbero in un prossimo futuro non poter più superare il 40% del valore dell'immobile (Ansa)MILANO - La crisi finanziaria potrebbe portare nuovi problemi per l'accesso al credito degli italiani. Con l'addio per sempre ai mutui generosi, quelli che arrivano a coprire fino all'80% del valore dell'immobile (e, in tempi passati, arrivavano a coprire anche il 100%). In un prossimo futuro il valore dei mutui concessi dalle banche europee non potrà eccedere il 40% del prezzo dell'immobile. Lo scrive «Il Sole 24 Ore del Lunedì», spiegando che la nuova disposizione è prevista da una proposta di direttiva della Commissione europea in stato avanzato di elaborazione, che ha l'obiettivo di ridurre i rischi da credito e rafforzare i requisiti patrimoniali delle banche.
LEGGE - La legge bancaria vigente in Italia prevede una soglia pari all'80%. In pratica, oggi su un immobile del valore accertato di 200 mila euro, banche e intermediari finanziari possono erogare fino a 160mila euro. Con il tetto del 40%, invece, sullo stesso immobile le banche potranno erogare fino a 80mila euro. La cifra eccedente dovrà essere garantita da polizze assicurative con un inevitabile aggravio di costi per chi richiede il mutuo. Si prevede un impatto anche sul mercato immobiliare, soprattutto su categorie «deboli» come gli stranieri immigrati e le famiglie a basso reddito che alimentano in modo particolare la compravendita di bilocali. Per le banche, la nuova normativa prevede anche un appesantimento degli accantonamenti obbligatori non solo sui nuovi prestiti, ma anche su quelli erogati. A soffrire della stretta creditizia potrebbe essere anche il valore degli stessi immobili, sui quali, occorre ricordarlo, gli italiani hanno uinvestito complessivamente il 60% della loro ricchezza.