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sabato 30 maggio 2009

rassegna stampa immobiliare - marco ramberti

bollettino di notizie immobiliari



previsioni 2009: giù transazioni e prezzi
la repubblica, sabato 16 mag 09

per nomisma saranno 604.000 le compravendite rogitate entro la fine del 2009, in netta flessione rispetto ai picchi raggiunti tre anni fa (845.051 transazioni) e un calo complessivo atteso del 10-12% rispetto allo scorso anno. ipotesi suffragate dai dati relativi al primo trimestre dell’anno che, stando a scenari immobiliari, registrano un -10% di compromessi conclusi, con un calo maggiore nelle città dell’hinterland (-15%) rispetto ai capoluoghi (-8%). gli effetti si faranno sentire anche nel secondo trimestre dell’anno, quando il numero di rogiti notarili realizzati calerà di conseguenza. secondo luca dondi, analista di nomisma, per il 2009 bisogna inoltre aspettarsi una nuova discesa dei prezzi nell’ordine dell’8%, con probabili appendici nel 2010

lo stipendio medio degli italiani non è sufficiente per comprar casa a milano
idealista.it, martedì 19 mag 09

comprare un bilocale di 65 metri quadrati a milano è fuori portata dei meneghini che percepiscono un salario pari alla media italiana calcolata dall'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (ocse), meno di 16 mila euro netti l'anno. con uno stipendio di circa 1.300 euro al mese è infatti impossibilie accedere a un mutuo per l’acquisto di un immobile del genere, per un ammontare di 227.500 euro, perché la rata mensile supererebbe ampiamente il tetto massimo finanziabile dalla banca (circa il 40% del salario, per 533 euro al mese). è quanto risulta dall'ultima analisicondotta da idealista.it dalla quale emerge che al livello salariale ocse l'italiano medio nel capoluogo lombardo, può aspirare al massimo a comprare un monolocale di 40 metri quadrati

fisso o variabile? il fattore tempo fa la differenza
il messaggero, martedì 19 mag 09

nel primo trimestre del 2009 le domande di prestiti a interesse variabile hanno registrato un incremento del 44,8% contro il 17,2% del secondo trimestre dell'anno prima. è l'effetto della crisi finanziaria che ha spinto la bce a tagliare il costo del denaro portandolo all'1%, al minimo storico da quando l'istituto ha iniziato a gestire la politica monetaria. stando alle cifre di mutuionline ora il miglior variabile oscilla tra il 2,2 e il 2,3%, mentre il fisso è al 5,3%. un divario che, a prima vista, non lascerebbe spazio a grossi dubbi circa la scelta del mutuo ma che invece richiede una attenta riflessione per non incorrere in brutte sorprese future. per gli esperti, infatti, l'attuale situazione di emergenza non durerà in eterno e l'inflazione potrebbe riprendere a galoppare proprio per via delle massicce iniezioni di liquidità immesse dalle banche nel sistema finanziario, provocando un rialzo dei tassi almeno al livello attuale dei fissi. l'instabilità dell'attuale fase economica invita alla cautela quanti si accingono a sottoscrivere un mutuo: se per un mutuo decennale il tasso variabile può essere un rischio calcolato, per quelli a 20 o 30 anni il fisso può rappresentare la miglior difesa contro le turbolenze dei mercati

germania ed olanda medaglia d’oro nelle iniziative di social housing
milano finanza, sabato 16 mag 09

in materia di social housing, italia e spagna sono il fanalino di coda in europa: solo il 4% degli alloggi in italia e l’1% in spagna sono a canone convenzionato, contro il 30% di germania e olanda. un dato che rende inevitabile un confronto con queste due realtà per comprendere in che modo stimolare lo sviluppo del social housing nel nostro paese. innanzitutto, l’edilizia sociale ha bisogno di solide basi normative, come già accade in germania e in olanda. è necessaria poi una leva urbanistica, che definisca la percentuale di alloggi sociali da realizzare a fronte di concessioni edilizie. occorre anche una spinta fiscale, con agevolazioni e “sconti” per l’affitto e l’acquisto di alloggi sociali. necessaria, infine, una leva finanziaria che preveda incentivi economici per stimolare gli investimenti di soggetti privati da affiancare alle iniziative pubbliche. a tale proposito, nei giorni scorsi il cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato il dpcm “piano nazionale per l’edilizia abitativa”, sbloccando così fondi pubblici per 200 milioni di euro da destinare all’edilizia popolare

firenze: rimborso ici per chi affitta senza aumentare il canone
il secolo xix, martedì 19 mag 09

siglato un accordo tra il comune di firenze e le organizzazioni sindacali degli inquilini che prevede il rimborso dell’ici ai proprietari che si impegnano a non aumentare il canone di affitto. l’ammontare del canone dipende da zona e tipologia dell’immobile, in base a una classificazione che fissa un importo minimo e un massimo per ogni voce. il rimborso non sarà tuttavia dovuto ai grandi proprietari come istituti bancari, compagnie assicurative, cooperative e quei soggetti che possiedono più di 30 unità immobiliari locate ad uso abitativo. l’accordo prevede inoltre l’istituzione di un fondo di solidarietà per aiutare gli inquilini insolventi a causa di problemi di salute, licenziamento o lavoro precario

usa, in aprile diminuiscono le nuove costruzioni
businessweek.com, martedì 19 mag 09

nel mese di aprile 2009, il numero di nuovi cantieri aperti negli stati uniti è sceso del 12,8% a 458.000 unità rispetto al mese di marzo. il nuovo record negativo ha disilluso gli analisti che avevano previsto una lieve ripresa per il mese di aprile. si tratta di una contrazione del 54% rispetto a un anno fa, oppure del 79,8% se il dato viene confrontato con il picco raggiunto nel gennaio 2006 (2,27 milioni di unità). la flessione ha toccato tutte le regioni, con cali compresi tra il 21% e il 31% e con l’unica eccezione degli stati dell’ovest, dove è stato registrato un inatteso balzo del 42%. ad essere interessate sono soprattutto le costruzioni di nuove case multifamiliari (-46,1%), mentre resistono le case singole (+2,8%). aprile vede inoltre una flessione nel numero di nuovi permessi rilasciati (-3,3%), scesi a 494.000 unità

campania, mercato dei mutui al palo nel 2008: -17%
il mattino, giovedì 21 mag 09

nel quarto trimestre del 2008, in campania sono stati erogati 634 milioni di euro in mutui destinati all’acquisto di un’abitazione, il 28% in meno rispetto allo stesso periodo del 2007. un calo che interessa tutte le provincie della regione: benevento (-21%), salerno (-32%), avellino (-34%), caserta (-42%) e napoli (-23%). la campania si colloca comunque al settimo posto per volumi erogati a livello nazionale, con il 4,4% del totale, mentre napoli è al sesto posto delle classifica delle province, con 405 milioni di euro stanziati nell’ultimo trimestre del 2008, il 2,8% dei volumi nazionali. su base annuale, nel 2008 in campania sono stati concessi mutui per un ammontare di 2,7 miliardi di euro, con una contrazione del 17% rispetto al 2007. andamento omogeneo nelle singole province: benevento (-11%), salerno (-22%), avellino (-20%), caserta (-28%) e napoli (-14%), che comunque si colloca al quinto posto per volumi stanziati in italia nel 2008, con 1,7 miliardi di euro

in gran bretagna tornano ad aumentare i prezzi delle case in vendita
bloomberg.com, lunedì 18 mag 09

i sudditi di sua maestà che vendono casa hanno aumentato le proprie pretese. secondo rightmove, principale portale immobiliare del regno unito, a maggio il prezzo medio delle abitazioni in vendita è aumentato di 2,4 punti percentuali rispetto al mese precedente, a quota 227.441 sterline (pari a 257.972 euro). si tratta del valore più alto raggiunto da febbraio 2008 a questa parte. gli incrementi maggiori hanno interessato la regione dell’anglia orientale (+5,1%), mentre a londra i prezzi “di listino” sono saliti mediamente del 2,7%, con l’eccezione dei quartieri di kensington e chelsea, interessati da una flessione del 3,1%. miles shipside, direttore commerciale di rightmove, ritiene che le cause di questa ripresa dei prezzi sono principalmente l’aumento della domanda e la minore severità delle banche nel concedere mutui

investimenti immobiliari: affittare camere agli studenti rende di più
il sole 24 ore, sabato 16 mag 09

affittare camere a studenti è più redditizio rispetto a forme di locazione tradizionali. l’indagine realizzata dall’ufficio studi gabetti parla chiaro: i rendimenti lordi annui derivanti dall’affitto di monolocali sono pari al 4,85%; al 3,91% per bilocali; al 3,49% per trilocali; al 3,16% per quadrilocali e al 2,91% per cinque locali. affittando camere a studenti, invece, il rendimento sale a 9,2% all’anno per il posto letto in camera singola, a 9,8% per il posto in camera doppia. per l’affitto di una camera singola, gli affari migliori si fanno a reggio emilia, dove il rendimento lordo annuo è pari all’11%, in linea con chieti (12,2%), cosenza (11,4%), pescara (11%) e milano (11,7%). per i posti letto in camera doppia, le città più redditizie sono cosenza (12,9%), reggio calabria (12,8%), chieti (12,7%), reggio emilia (12%) e milano, zona navigli-bocconi (11,7%). roma, milano e firenze si confermano a pari merito le città con gli affitti più cari: 600 euro/mese per una camera singola in centro o nei quartieri universitari. sul versante opposto, è teramo la località più conveniente, dove bastano 170 euro/mese

affitti in calo nel 2008, ma restano alti nelle grandi metropoli
avvenire, sabato 16 mag 09

secondo un’indagine condotta dalla uil, nel secondo semestre del 2008 gli affitti in italia sono scesi in media del 4% rispetto al primo semestre dell’anno. in controtendenza solo genova (+15,8%) e torino (5,5%), mentre sono calate le locazioni in grandi città come milano (-17,9%), bologna (-16,9%) e roma (-7,9%). sempre secondo lo studio, nel nostro paese l’affitto incide mediamente per il 26,4% del reddito netto delle famiglie, con differenze significative a seconda delle città. roma resta la più cara: la locazione di un appartamento di 70 m2 nella capitale costa in media 1.656,70 euro/mese (il 63,9% del reddito medio); 2.257,50 euro/mese per il centro; 1.452,50 euro/mese in una zona semi-centrale e 1.260 euro/mese in periferia. per l’affitto mensile della stessa tipologia di appartamento, a venezia servono mediamente 1.470 euro, a firenze 1.020 euro, mentre a milano la media è di 845 euro. palma d’oro a caltanisetta, con la sua media di 227 euro/mese

ultime notizie nel settore immobiliare - marco ramberti

case al mare: il sogno sempre più proibito degli italiani
il secolo xix, venerdì 29 mag 09
il sole 24 ore, sabato 23 mag 09

case al mare in sofferenza nel 2008. secondo il 3° rapporto sul mercato immobiliare turistico presentato dall’ufficio studi ubh, i prezzi delle abitazioni marittime sono calati del 5-7%. si salvano solo le abitazioni di alta qualità e buona localizzazione, per cui ubh parla di un lieve aumento dei prezzi nel corso del 2008 (+2-3%). la crisi ha colpito soprattutto le località turistiche di veneto, toscana, emilia romagna e liguria. la riviera romagnola - rileva un altro studio condotto da gabetti - registra un calo delle compravendite di appartamenti tradizionali, mentre tiene il segmento del lusso. la difficoltà del mercato non dipende dalla domanda, che comunque rimane alta, ma piuttosto da un’offerta inadeguata. anche i prezzi sono scesi rispetto all’anno scorso: a riccione il costo di un appartamento fronte mare oscilla tra 4.000-7.500 euro/m2 (-7%). anche nella riviera ligure il calo delle transazioni si accompagna a una discesa dei prezzi (-7,1%). ad alassio, per soluzioni fronte mare si spendono dai 12.000 ai 14.000 euro/m2, mentre a rapallo, per la stessa tipologia, si spendono sulle 5.000 euro/m2

napoli, giù le quotazioni immobiliari nel 2008
il mattino, venerdì 29 mag 09

secondo tecnocasa, i prezzi degli immobili nel capoluogo campano sono scesi in media del 6,8% nel corso del 2008. soffre soprattutto l’area collinare, interessata da una contrazione dei prezzi nell’ordine dell’8,5%. più contenuto il calo nei quartieri centrali (-5,1%), mentre la zona del centro-corso meridionale ha registrato un lieve aumento delle quotazioni. stando all'analisi tecnocasa, a soffrire sono soprattutto i tagli più grandi, a causa della contrazione della domanda orientata a questa tipologia di immobili. tengono invece i tagli piccoli, mono e bilocali, sostenuti da una richiesta ancora forte, anche se la crisi e le difficoltà di accesso al mercato del credito spingono molti potenziali acquirenti a scegliere l’affitto

mutui usa, ora in america si cercano 15 anni di durata
new york times.com, venerdì 22 mag 09

negli stati uniti le tipologie di prestito per l’acquisto della casa che vanno per la maggiore sono due: il mutuo trentennale a tasso fisso e il mutuo a tasso variabile. negli ultimi mesi, però, la domanda si è sensibilmente spostata verso un terzo tipo di prestito: il mutuo a tasso fisso di durata quindicinale. si tratta di una soluzione che attrae molti nuovi compratori in quanto alla stabilità garantita dal tasso fisso affianca la minore durata dell’ammortamento e, soprattutto, minori interessi da corrispondere alla banca: ad esempio, per un prestito di 400.000 dollari, chi apre un mutuo a tasso fisso della durata di 15 anni restituirà alla banca 194.000 dollari in meno rispetto a chi ha preferito un prestito trentennale

investire nel risparmio energetico
il sole 24 ore, martedì 26 mag 09

la prestazione energetica di un immobile è indicata dalla classe di appartenenza, che definisce il consumo annuale di kwh al m2. le classi sono sette: tra la classe “a” (la migliore) e la “g” (la più bassa), il divario in termini di consumo energetico supera i 19,50 euro/m2. attualmente in italia la maggior parte degli edifici appartiene alla classe “e”, per questo governo e regioni hanno emanato una serie di leggi per incentivare il passaggio a categorie superiori, come lo sconto fiscale del 55% sui lavori di ristrutturazione realizzati per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. certo, una casa di classe “a” ha un costo maggiore (circa 400 euro in più al m2), ma si tratta di una spesa che può essere ammortizzata nel giro di una decina d’anni, se si considera che un immobile di 100 m2 ad alta efficienza energetica consente un risparmio di circa 1.350 euro/anno

dubai e singapore le più colpite dalla crisi
guardian.co.uk, martedì 26 mag 09

per il suo ultimo studio, relativo al primo trimestre 2009, knight frank ha analizzato l’andamento delle quotazioni immobiliari a livello mondiale. la peggiore performance è quella di dubai, dove i prezzi sono letteralmente crollati del 40% nei primi tre mesi dell’anno rispetto al trimestre precedente. seguono singapore (-16,2%), estonia (-9,9%), norvegia (-6,2%) e danimarca (-6,1%). ma non in tutti i paesi le quotazioni sono scese: la top five degli aumenti più significativi vede in testa new jersey (+5,6%), seguita da finlandia (+4%), tailandia (+2,7%), israele (+2,6%) e svizzera (+2,1%)

leaf house e case in legno: verso un immobiliare più ecologico
il sole 24 ore, martedì 26 mag 09
avvenire, giovedì 28 mag 09

a quasi due mesi dal terremoto, la domanda di case in legno in abruzzo non è mai stata così elevata. queste strutture, totalmente antisismiche, hanno prezzi che oscillano tra i 600-1.000 euro/m2 a seconda che siano prefabbricate (costo superiore) oppure ancora “da montare”. per risparmiare ulteriormente, è possibile acquistare su internet degli chalet usati, con sconti che arrivano fino al 50%. nelle marche, invece, è stata testata la “leaf house”, palazzina ecologica che unisce una struttura tradizionale, realizzata però secondo criteri di risparmio energetico, alle più avanzate tecnologie ecosostenibili (pannelli solari, pompa di calore e pozzi geotermici). si stima che in un anno la leaf house possa far risparmiare fino a 8.500 euro in termini di riscaldamento, condizionamento, acqua calda ed elettricità

mutui: se il variabile diviene un'opportunità, quali sono i rischi?
italia oggi, mercoledì 27 mag 09

le abitudini degli italiani relative alla scelta di nuovi mutui casa sono profondamente cambiate dopo i rialzi dei tassi registratisi a cavallo tra il 2007 e il 2008. si è passati infatti da un rapporto 80-20 (tasso variabile-tasso fisso) a un vantaggio dei mutui a tasso fisso, al 50-50 attuale. in sostanza, dopo i tagli del corso del danaro operati dalla bce il variabile è tornano ad allettare i consumatori, ma c'è chi vede nei tassi estremamente bassi una minaccia per le famiglie più che un'opportunità. il paracadute tremonti, che ha fatto retrocedere le super-rate del 2008 ai tassi del 2006, non vale infatti per i nuovi mutui e un nuovo aumento dei tassi a medio termine potrebbe di nuovo mettere alle corde tantissimi risparmiatori. a fronte di questa situazione, l'informazione delle banche sui rischi per i consumatori non è esauriente e per gualtiero tamburini di assoimmobiliare, "in materia di informazione sui prodotti finanziari con elevato quoziente di rischio, come i mutui, le autorità di vigilanza non hanno fatto tutto quanto si si potrebbe fare per informare adeguatamente il pubblico"

a brescia, giù prezzi e compravendite
giornaledibrescia.it, mercoledì 27 mag 09

il surplus di offerta immobiliare fa precipitare le quotazioni a brescia. è quanto dicono i dati di borsa immobiliar che forniscono indicazioni chiare, con prezzi in calo del 7-8% rispetto ad 6-9 mesi fa e tempi di compravendita più lunghi (6-9 mesi). il calo riguarda soprattutto l'usato, mentre il nuovo o le case appena ristrutturate mantengono inalterate le quotazioni. la debolezza del mercato bresciano è confermata anche dai dati dell'agenzia del territorio per la quale lo scorso anno sono state effettuate 16 mila compravendite immobiliari residenziali a fronte delle oltre 20 mila del 2007

spagna, al via lo scambio delle case
il sole 24 ore, sabato 23 mar 09

la crisi che ha colpito l’immobiliare spagnolo ora si abbatte anche sul segmento delle case al mare. secondo idealista.com, nelle baleari il prezzo degli appartamenti usati è sceso del 3,9% nel primo trimestre 2009. i cali maggiori nelle isole di maiorca (-8,8%; 2.150 euro/m2) e di minorca (-7%; 2.540 euro/m2), mentre tiene ibiza (+1,2%; 3.050 euro/m2). intanto, in spagna si stanno diffondendo nuovi sistemi di vendita per incentivare l’acquisto di immobili. la società alfa inmobiliaria, ad esempio, ha realizzato un sistema che consente ai proprietari degli immobili presenti nella rete di scambiarsi la casa, pagando la differenza del valore o traslando il mutuo. altra strategia molto praticata è l’asta di immobili, con prezzi di partenza pari anche al 20% in meno rispetto al valore di mercato

il mattone parmense ora è meno caro
repubblica.it, giovedì 28 mag 09

scendono le quotazioni degli immobili a parma, anche se la discesa è un pò meno brusca rispetto all'andamento nazionale. secondo il centro ricerche economiche sociali di mercato per l'edilizia e il territorio (cresme), il numero di transazioni immobiliari è calato nel 2008 del 12% (in italia del 15,1%). scendono del 10% anche i prezzi, mentre il periodo di vendita, secondo le agenzie immobiliari dell'area parmense intervistate per la ricerca, si è allungato di almeno sei mesi. previsioni negative anche per l'anno in corso: sempre secondo il cresme, infatti, è atteso "un ulteriore decremento ancora più consistente"