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giovedì 22 maggio 2008

Mutui, consumatori: l'accordo non farà risparmiare

Le associazioni dei consumatori e i sindacati lanciano i loro distinguo sull'accordo tra Governo e Abi sui mutui. I vantaggi sarebbero meno di quelli presentati dal nuovo esecutivo. Ecco il loro parere.
Aduc. Ieri il Governo «ha sbandierato un accordo con l'associazione delle banche prevedendo un risparmio pari a circa 850 euro all'anno per 1.250.000 famiglie circa. Peccato che la notizia sia falsa»: lo afferma l'Aduc in una nota.«Nel comunicato dell'Abi - spiega l'associazione - si legge che l'accordo non prevede alcun risparmio, ma solo una dilazione nel pagamento: si concede un ulteriore finanziamento (a tassi abbastanza agevolati: l'Irs decennale più lo 0,5%). Le famiglie, quindi, non risparmieranno alcunché, ma pagheranno ulteriori interessi. Il forte sospetto è che questa operazione sia un ulteriore tentativo di bloccare le surroghe che sono, invece, un vero risparmio per i mutuatari (e quindi un costo per le banche). In questi anni gli spread di mercato applicati ai tassi (fissi o variabili) dei mutui sono molto diminuiti. Sostituire un mutuo oggi implica, quasi sempre, avere uno spread più basso. Con la negoziazione-beffa proposta dal Governo e dalla banca si applicherebbe lo stesso spread. Questa operazione consentirebbe alle banche di non perdere i vecchi mutui (tanto remunerativi per loro e tanto costosi per i clienti). Crediamo sia sintomatico che il Governo non abbia deciso di dare attuazione (manca ancora lo specifico decreto) a quanto già previsto in materia nella Finanziaria 2008, cioè la sospensione di alcune rate da pagare quando si è in difficoltà. Ci rendiamo conto che faccia più effetto populistico e mediatico un nuovo decreto che attuare una legge prevista dal precedente Governo di una maggioranza politica diversa, ma se al centro della propria politica ci fossero gli interessi dei mutuatari questi problemi dovrebbero essere affrontati in modo diverso. La falsa notizia del risparmio di 850 euro è figlia di questa logica e sintomatica di una partenza quantomeno sgradevole del nuovo Governo. La rinegoziazione proposta dal Governo e dall'Abi, può essere utile a chi è in difficoltà a pagare le rate aumentate (e non troverebbe alcuna soluzione migliore nel mercato), per cui è meglio bloccare la rata ai tassi del 2006, anche se questo implica un aumento degli interessi da pagare. Chi è in grado di pagare il vecchio mutuo a tasso variabile (o può accedere ad una surroga con tassi migliorati) è bene che non faccia questa rinegoziazione perché non risparmia niente, anzi aumenta gli interessi da dare alla banca». Insomma, conclude l'Aduc, «ci dispiace dirlo, ma sul fronte della tutela degli utenti bancari, il Governo è partito male».
Uil. «La Uil prende atto dello sforzo compiuto dal Governo e dall'Abi nel riconoscere l'urgenza di risolvere il problema dell'aumento delle rate del mutuo che grava pesantemente sul bilanci delle famiglie italiane. Trovare una soluzione per governare tale aumento, messo in relazione con l'assenza di recupero dei salari, ci appare positivo ma non sufficiente. Attendiamo, però, che la convenzione stipulata fra Abi e Governo chiarisca meglio il costo totale per il mutuatario di tutta l'operazione di rinegoziazione». È quanto sottolinea in una nota Lamberto Santini, segretario confederale della Uil.«Se è positivo il fatto di riportare la rata ai livelli antecedenti il 2007, allungando l'ammortamento a seguito dell'andamento del mercato dei tassi, molto poco chiara è l'operazione che prevede l'accantonamento della differenza tra rate che verranno pagate e quelle che si sarebbero dovute pagare. Tale quota di interessi costituirebbe un ulteriore capitale da restituire, non è chiaro come, ad un tasso fisso, riconoscendo dunque interessi sugli interessi. Soluzioni efficaci e molto più semplici sono state adottate da altri Paesi, come la Francia, -aggiunge Santini- che ha previsto forme di 'moratoriá per alcuni periodi per permettere alle famiglie di riprendere fiato e riavviare regolarmente il pagamento del proprio mutuo».«Il problema dell'aumento dei prezzi e del mancato adeguamento dei salari -conclude Santini- non può essere ancora una volta risolto con un ulteriore indebitamento delle famiglie che, pur beneficiando di questo accordo che giudichiamo comunque positivo - vista l'attuale emergenza - a fine ammortamento si troveranno a pagare più di quanto avevano pattuito». CONTINUA ...»
Adusbef «dà atto all'impegno del Governo Berlusconi per aver affrontato la spinosa questione dei mutui a tasso variabile, contratti da 3,2 milioni di famiglie su 3,5 milioni di contraenti (91%) per precise responsabilità e cattivi consigli delle banche, aduse a reiterate violazioni di legge con il concorso di Bankitalia».Lo afferma la stessa associazione in una nota, spiegando che l'accordo raggiunto ieri «è un'inversione di tendenza rispetto al precedente Governo, che aveva sbandierato lenzuolate di liberalizzazioni fasulle, dalla simmetria dei tassi, alla eliminazione della Commissione di massimo scoperto (che ancora grava sui prestiti in misura del 4,37% l'anno in aggiunta al tasso, nonostante la Cassazione l'avesse annullata), a surroga e portabilità dei mutui, restate lettera morta per l'omessa vigilanza di Bankitalia e la stessa tolleranza di ministri e vice-ministri economici del Governo Prodi, 'troppo amici delle banche'».

rinegoziazione mutui variabili



Le banche, in base a un accordo con il ministero dell'Economia che sarà firmato entro 30 giorni, offriranno ai clienti la possibilità di rinegoziare i mutui prima casa a tasso variabile accesi prima del 2007. Questa è quella che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti annuncia al termine del Consiglio dei ministri come la vera novità di oggi. «La riforma – spiega Tremonti - é a costo zero. Non é un miracolo, ma un sollievo per molte famiglie». Tremonti ha spiegato che «il presidente del Consiglio ha esercitato quella che si chiama moral suasion, il ministro dell'Economia quella che si chiama meno elegantemente fiscal suasion e, in attesa di una rimodulazione della base imponibile delle banche e altri settori con profitti di congiuntura, con il sistema bancario abbiamo concluso un accordo codificato in un provvedimento». Il ministro dell'Economia ha riconosciuto «al sistema bancario italiano lo sforzo comune fatto nell'interesse nazionale».Una nota diffusa dall'Abi segnala che la convenzione potrebbe interessare 1.250.000 famiglie. La rinegoziazione comporterà la riduzione dell'importo della rata a cominciare da quelle che scadranno dopo 90 giorni dalla data di rinegoziazione. La nuova rata si calcola applicando all'importo originario del mutuo il tasso di interesse contrattuale medio del 2006. La differenzatra l'importo della rata dovuta secondo il piano di ammortamento originariamente previsto e quello risultante dall'atto di rinegoziazione è addebitata su di un conto di finanziamento accessorio regolato al tasso Irs a dieci anni, riferito alla data di rinegoziazione, maggiorato di uno spread dello 0,50 (dunque tasso fisso). Il mutuo diventa a rata fissa, di importo medio analogo a quello pagato nel 2006. Ma attenzione: l'Abi spiega che «la durata resta inizialmente invariata e il suo eventuale allungamento dipenderà dall'andamento dei tassi di interesse». Se dalla rinegoziazione alla scadenza i tassi di interesse sono mediamente saliti o non sufficientemente diminuiti, la durata del mutuo verrà automaticamente estesa, sempre a rata fissa, per il periodo sufficiente a rimborsare l'eventuale finanziamento accessorio. Se, invece, durante la vita del mutuo rinegoziato i tassi di interesse scendono in misura superiore al beneficio già acquisito con il passaggio alla rata fissa, il beneficio legato al nuovo tasso verrà riconosciuto attraverso il ritorno a una inferiore rata variabile come prevista dal mutuo originario.

detassazione ici


Ici, detassazione degli straordinari, sicurezza, immigrazione e rifiuti. Questi i provvedimenti varati dal primo Consiglio dei ministri operativo che si è svolto alla prefettura di Napoli, in una città blindata, attraversata da nove cortei che invocano uno stop all'emergenza rifiuti che ha trasformato la città in una discarica a cielo aperto. Una riunione fiume durata 4 ore, senza interruzioni. L'ultimo via libera è arrivato al pacchetto fiscale che contiene l'abolizione dell'Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari. Tra i provvedimenti che hanno ottenuto il semaforo verde c'é anche l'assunzione di 3.917 unità nelle Forze Armate.Il ministro dell'Economia avrebbe anche raggiunto un'intesa con l'Abi, introdotta nel Dl fiscale: le banche, che offriranno ai clienti la possibilità di rinegoziare i mutui prima casa a tasso variabile accesi prima del 2007. Le rate residue saranno ricalcolate sulla base dei tassi medi del 2006, nettamente inferiori a quelle attuali, e mantenute fisse fino alla scadenza. Via libera anche ai provvedimenti sull'emergenza rifiuti in Campania e sulla sicurezza nelle città. Ecco la cronaca della giornata. Il premier Silvio Berlusconi e il team dell'Esecutivo sono arrivati in piazza del Plebiscito sotto una pioggia battente, che ha avuto l'effetto positivo di spegnere i roghi. Il Consiglio dei ministri ha subito approvato il decreto legge per affrontare l'emergenza rifiuti in Campania, individuando anche le discariche che dovranno essere aperte. Via libera anche alla nomina di Guido Bertolaso a sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'emergenza rifiuti, nomina che era stata anticipata nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore. Alle 15,30 è arrivato anche il via libera al pacchetto sicurezza. Pochi minuti prima della chiusura dell'incontro, durato 4 ore, si è acceso il semaforo verde per Ici e detassazione. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha annunciato di aver inserita nel pacchetto fiscale una norma relativa ad Alitalia: il prestito ponte da 300 milioni di euro, secondo diventa «patrimonio netto».Cinque i provvedimenti in materia di sicurezza (un decreto legge, un disegno di legge e tre decreti legislativi) e un decreto legge con misure urgenti in materia fiscale dedicato alla cancellazione dell'Ici sulla prima casa e alla detassazione degli straordinari e dei premi. Azzeramento dell'Ici, dunque, sgravi sugli straordinari, ma non per gli statali: un piano da 4 miliardi coperto con il definanziamento di misure del milleproroghe e della Finanziaria per il 2008. Il taglio all'Ici sulla prima casa, operativo dal primo acconto di giugno, riguarderà anche le pertinenze, dal garage, alla cantina e fino alla soffitta. Resteranno fuori, invece, ville, castelli e abitazioni di lusso. Per chi ha già versato l'imposta, saranno previsti meccanismi di compensazione. Si avvierà anche la sperimentazione della detassazione di straordinari e premi aziendali con un'aliquota secca del 10%, applicabile ai redditi al di sotto dei 30mila euro. Nel complesso pacchetto sicurezza ha trovato posto all'ultimo minuto, ma nel disegno di legge e non nel decreto legge, la disposizione che introduce il reato di immigrazione clandestina, con pene da 6 mesi a 4 anni. Una disposizione contestata dall'opposizione e non gradita anche a parte della maggioranza, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta al ministro degli Esteri Franco Frattini. I tre decreti legislativi introducono disposizioni più severe per il ricongiungimento familiare degli immigrati, sulla libertà di circolazione degli immigrati comunitari e sul diritto di asilo. Prima ridimensionata e poi stralciata la norma che prevedeva la sospensione dei processi in corso in caso di richiesta di patteggiamento. nel decreto legge trovano spazio nuovi poteri ai sindaci. Finora nei testi non è previsto l'uso dell'Esercito per motivi di sicurezza pubblica a sostegno della Polizia. Sì, invece, alla reclusione da 6 mesi a 3 anni per chi affitta appartamenti a clandestini

lunedì 19 maggio 2008

NUOVI CORSI! NUOVE STRATEGIE! NUOVI MODI PER ESSERE SEMPRE I NUMERI UNO SUL MERCATO!

Gentili Colleghi,

vi comunico che verranno erogati i seguenti corsi :

PIANO DI MARKETING E ANALISI DI MERCATO COMPARATIVA

27 maggio dalle 15:00 alle 17:00

COME ORGANIZZARE UN OPEN HOUSE
(nella stessa giornata verra' coordinato l'OPEN HOUSE NAZIONALE del 14 giugno 2008)

4 giugno dalle 15:00 alle 17:00

SPECIALISTA DI ZONA

18 giugno dalle 15:00 alle 17:00

Ricordiamo che tutti i corsi sono gratuiti e sono aperti a tutti i consulenti immobiliari REMAX e non. per la partecipazione sara' necessaria una mail a mramberti@remax.it

buon lavoro.