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sabato 31 gennaio 2009

secondo covegno REMAX TEAM

PER IL 2° ANNO CONSECUTIVO LA re7MAX TEAM HA AVUTO IL PIACERE DI OSPITARVI I OCCASIONE DELL’ANNUALE CONFERENZA SUL MERCATO IMMOBILIARE IMMOBILIARE PER CONDIVIDERE INSIEME
LA CHIAVE DEL SUCCESSO NEL NOSTRO LAVORO : LA COLLABORAZIONE .

TROVARSI INSIEME E’ UN’INIZIO
RESTARE INSIEME UN PROGRESSO
LAVORARE INSIEME UN SUCCESSO !

QUASI IL 40 % DEL NOSTRO FATTURATO IN QUEST’ANNO E’ STATO REALIZZATO E RAGGIUNTO GRAZIE ALLA COLABORAZIONE CON COLLEGHI NON REMAX.

LAVORARE INSIEME E’ VINCERE INSIEME!

La REMAX TEAM nel 2008 ha raggiunto gli obiettivi che si era preposta e ha quasi quadruplicato il suo valore.
Oggi RE/MAX team si configura come uno Studio associato di imprenditori con un forte senso di responsabilità, che svolgono la loro professione tutti i giorni con un respiro internazionale.
Noi imprenditori italiani, siamo forse lontani dalla perfezione astratta dei modelli matematici e dalle vertiginose sofisticazioni finanziarie del mondo anglosassone, ma ci assumiamo quotidianamente responsabilita’ all’interno delle nostre aziende, promuovendone la diffusione e sostenendone con prudenza la crescita. Forse anche per questo il terribile contagio che la crisi internazionale sta spargendo nel mondo trova in Italia qualche anticorpo in più.
Certo, anche il nostro modello originale di sviluppo ha bisogno di imprenditori che non perdano nel tempo la voglia di rischiare, che sappiano adattare le proprie competenze ai crescenti bisogni dei clienti, alle mutevoli condizioni del mercato, alle necessita’ dell’azienda e alla continua legiferazione.
La REMAX TEAM ha inoltre arricchito il modello classico di azienda immobiliare con figure professionali di provenienza diversa dal settore stesso, con una moltitudine di esperienze diverse da quelle strettamente rivolte alle case. Se guardate i curricula dei nostri consulenti vi sorprenderete della varietà dei loro percorsi ma anche dalla logica che li ha condotti a lavorare insieme.
In virtu’ della loro diversa formazine, queste persone sono naturalmente predisposte a importare nell’azienda cambiamenti culturali prima ancora che organizzativi, di mentalita’ prima ancora che di comportamenti operativi.
Questi in primo luogo sono il segreto del nostro modo speciale di lavorare, la loro irripetibile miscela, il loro essere unici.
L’impresa è un organo vincente se non viene considerata una macchina.
L’impresa e’ un essere vivente fatto di persone, un sistema AUTOPOIETICO, che come tale mantiene la propria esistenza nel tempo attraverso la propria capacita’ di auto generarsi.
INNOV - ACTION e’ il neologismo che MOSTRA la visione della REMAX TEAM nel 2009.
INNOVAZIONE E AZIONE.
IL 2008 e’ stato ufficialmente dichiarato un anno di recessione, la crisi e’ trasversale, i dati sono terrorizzanti.
Ma il nostro modo di Essere, il nostro sistema, vince quando il periodo e’ florido e VINCE ancora di piu’ in frangenti di marcato come questo.
Nella famosa crisi del 29 (di cui tanto si parla) molti sono falliti, e molti hanno costruito le loro fortune.
L’ITALIA DEL CINQUECENTO saccheggiata dagli eserciti stranieri, raggiunse i vertici della cultura e dell’arte col Rinascimento.
La crisi fa pulizia delle scorie e fa brillare l’eccellenza.
LA REMAX TEAM vuole essere OGGI l’azienda che rappresenti davvero il nuovo mercato immobiliare, che sia davvero al servizio dei clienti e dei MIGLIORI PROFESSIONISTI IMMOBILIARI DI ROMA.
La remax team Non e’ mai stata e non sara’ mai preconfezionata, pronta all’uso. Dovra’ essere costruita basandosi sul meglio delle nostre tradizioni e tenendo conto del passato, del presente e del futuro.
Periodicamente avremo bisogno di capire come siamo arrivati a essere quelli che siamo, e dovremo ricordare a noi stessi che proprio grazie alle nostre differenze, ai nostri obiettivi condivisi, speranze e sogni comuni, abbiamo un legame tra noi che ci salda e ci salva.
Se noi consulenti immobiliari REMAX E NON, restiamo profondamente individualisti, e’ nostro dovere ricordare che l’ndividualismo che ci caratterizza e‘ sempre stato legato a una serie di valori Comuni, il collante da cui dipende il benessere di ogni societa’.
Diamo valore all’etica, al lavoro di squadra, alla nostra professionalita’ e DIAMO VALORE ALLA COSTELLAZIONE DI COMPORTAMENTI CHE ESPRIMONO IL NOSTRO RISPETTO RECIPROCO: onesta’, equita’, umilta’, gentilezza, cortesia e.. perche no... gioia.
Siamo un impresa commerciale: piu’ siamo, piu’ siamo soddisfatti, piu’ guadagnamo, piu’ possiamo avere le risorse per migliorare il nostro settore, piu’ possiamo soddisfare le necessita’ dei nostri clienti, piu’ possiamo dare opportunita’ di crescita professionale ed economica ai professionisti che ci lavorano..
È necessario costruire e ampliare una rete intrisa di considerazione e di sostegno reciproco, invece di ritirarsi nel proprio guscio, o sparlare del collega che lavora accanto a noi, ognuno di noi deve uscire e Contribuire attivamente alla prosperità e al miglioramento dell’ intera società se vuole migliorare il proprio nido.
...
il cuore della REMAX TEAM e’ l’esperienza e il tempo.

Praticare la «pazienza strategica», non aver fretta di realizzare LE STRATEGIE nell’immediato, far tesoro delle migliori idee e svilupparle nel corso del tempo.

Pazienza strategica non significa lentezza (e chi mi conosce lo sa bene), bensì essere in grado di individuare tempestivamente il momento migliore per sviluppare con rapidità processi e nuovi servizi, mettendoli sul mercato e testandoli con lo stesso.

Il consulente immobiliare REMAX TEAM e’ coinvolto nella scelta e progettazione dei prodotti e dei servizi per i clienti e per tutti consulenti che ci lavorano... condividendo l’esperienza con tutta l’azienda fino a tracciare una mappa corretta dell'ambiente circostante per definire e sviluppare strategie di successo.

Per fare questo è essenziale essere in costante contatto, osservazione, ascolto e intimità col cliente.

Occorre immaginare un sistema aperto, un circolo virtuoso che consenta di generare innovazione adottando modalità organizzative e sistemi informativi nuovi e flessibili.

Ma qual è la nostra cultura organizzativa per attrarre i migliori talenti e creare il circolo virtuoso dell’innovazione?

Per Noi Ancora una volta al centro di tutto c’è il tempo e la sua gestione.

Il nostro impegno nella formazione volge proprio a questo. Partendo da saldi processi aziendali, che ci proteggono, Sviluppare un sistema che sia un trampolino di lancio per l’innovazione, unica costante dei nostri giorni.

Consentire che ognuno abbia del tempo, un budget di ore definito da gestire per potersi occupare di idee innovative. Tutto questo però implica un metodo di lavoro dove la valutazione finale dei risultati e le successive proposte vengano subito elaborati.

L’errore non costituisce un male da fuggire, ma piuttosto un fattore necessario... NOI promuoviamo l’errore a valore.

Io, a volte, genero...caos e disordine ... proprio il contrario dell’efficienza, per sviluppare quante più innovazioni possibili....

....sbagliare e dall’errore capire e ricostruire, per apportare qualcosa di sempre piu’ innovativo in linea con le esigenze del mercato odierno E OLTRE.

Quindi sbagliate. Sbagliate sbagliate... ma SBAGLIATE sempre meglio E traetene vantaggio. Per voi e per la collettivita’.

venerdì 30 gennaio 2009

notizie immobiliari - marco ramberti

rate giù, perchè il mercato non riparte?
il corriere della sera, lunedì 26 gen 09

anche se il costo del danaro, ai minimi da quattro anni a questa parte, e la tendenza del mercato a calmierare i prezzi autorizzerebbero all'euforia, i suggerimenti degli esperti sono improntati alla cautela. se è vero infatti che il finanziamento di un mutuo a tasso fisso è sceso di mezzo punto rispetto alla media del 2008 (al 5,5%) e i variabili sono tornati al di sotto della soglia del 4%, bisogna fare comunque i conti con la ciclicità di un'economia sempre più fluttuante. un mutuo variabile, ai tassi attuali è sottoscrivibile solo se si è in grado di sostenere aumenti almeno del 30% della spesa mensile. comunque il vero problema sembra oggi la disponibilità del credito più del costo dello stesso. le banche erogano finanziamenti con il contagocce a privati e imprenditori scottati o direttamente colpiti dalla crisi. questi due fattori determinano insieme la stasi del mercato immobiliare

la crisi rilancia il mercato degli affitti
la stampa, lunedì 26 gen 09
il sole 24 ore, giovedì 29 gen 09

tempi troppo lunghi d'attesa per la vendita degli immobili e poca voglia da parte dei proprietari di abbassare le pretese stanno spingendo sempre più persone ad affittare casa anche in virtù di una redditività stabilmente al 4,9%. la disponibilità di immobili in affitto cresce per la prima volta dopo anni, una situazione inedita per un mercato tradizionalmente asfittico (per le troppe tasse e difficoltà a trovare inquilini di fiducia). la domanda cresce a fronte di canoni di locazione sostanzialmente stabili. opta per l'affitto chi non è soddifatto delle proposte di acquisto, nuclei familiari e giovani coppie a basso reddito, anziani in condizioni economiche o sociali svantaggiate, immigrati, studenti e i numerosi fuori sede impiegati in pubblici servizi non in grado di far fronte alla spesa per la casa

ma i prezzi non calano a milano
il sole 24 ore, sabato 17 gen 09

nel 2008 le vendite di immobili a milano sono calate del 13%, ma per la borsa immobiliare della camera di commercio di milano i prezzi non sono calati, anzi, hanno fatto addirittura registrare un lieve incremento (+0,4%) nel segmento del "nuovo". un quadro per niente in linea con la preoccupazione creata dalla crisi economica e con l'allungamento dei tempi di vendita delle case che oramai è di circa 7-9 mesi. il bilancio degli ultimi sei mesi parla di numerose zone in cui si sono registrati incrementi di prezzo: conca del navilglio e porta genova (+5%; 5.300 euro/m2), via della spiga e montenapoleone (+2,1%; 11.900 euro/m2), fiera sempione (+1,1%; 4.700 euro/m2), via washington (+1,1%; 4.650 euro/m2) e in maniera meno sensibile i quartieri come brera, istra maciachini e san babila. prezzi pressochè invariati in piazza missori, sant'ambrogio, repubblica-porta nuova, buenos aires, piazzale lagosta, paolo sarpi e viale abruzzi. prezzi giù soltanto nelle aree periferiche della città con il calo più sensibile registrato a lambrate (-3,2%; 3.050 euro/m2)

francia, soffre il settore delle nuove costruzioni
lefigaro.fr, mercoledì 28 gen 09

stando agli ultimi dati pubblicati dal ministero dell’ecologia francese, nel 2008 il numero di nuove costruzioni è diminuito del 15,7% rispetto al 2007, passando da 437.086 unità a 368.609, raggiungendo così un livello paragonabile a quello osservato a fine 2004. nell’ultimo trimestre del 2008, il numero di nuove costruzioni messe in cantiere ha subito una caduta del 16% rispetto allo stesso periodo del 2007, con differenze significative a seconda delle regioni: normandia (-38,8%), borgogna (-32,7%), loira (-28,1%) e costa azzurra (-19,5%) le zone che hanno sofferto maggiormente. va un po’ meglio per la zona champagne-ardenne (-4,3%) e l’ile de france (-4,7%). nel complesso, il ribasso è stato più marcato per gli appartamenti (-17,2%) che per le case indipendenti (-14,3%). sono stati accordati meno permessi di nuove costruzioni nel 2008 rispetto all'anno precedente (-16,7%). di fronte alla crisi, non resta che “svendere”: l’agenzia kaufman and broad ha pubblicato sul sito vente-privée.com offerte di vendita per 122 abitazioni che potranno essere acquistate con circa il 10% di sconto, ma solo per una settimana

retail, è mantova la città lombarda con gli affitti più cari
il sole 24 ore lombardia, mercoledì 28 gen 09

in lombardia l’affitto tiene per uffici e negozi. a testimoniarlo sono i dati dell’ultimo rapporto nomisma “il mercato della locazione in lombardia”, che ha condotto lo studio su un campione di otto province lombarde confrontando i canoni di locazione del secondo semestre 2008 con quelli registrati nel primo semestre. emerge una sostanziale staticità dei prezzi, che dovrebbe perdurare anche nel primo semestre del 2009. in lombardia la domanda di uffici in affitto non accenna a calare, tengono infatti i canoni di locazione, per una media regionale ponderata tra centro e periferia di 695 euro. como è la città più economica (si va dai 373 euro per un vano ai 597 per 4 vani), contrapposta alla più cara milano (dai 664 euro per un vano ai 1.364 per 4 vani). stesso discorso sul fronte delle attività commerciali, dove domanda e contratti stipulati si mantengono sulla stessa media registrata nel primo semestre 2008. i canoni d’affitto hanno registrato una lieve contrazione del 0,6% nel secondo semestre dell’anno scorso. ancora una volta, è como la città meno cara (si va dai 443 euro per un negozio con una vetrina, agli 829 euro richiesti per un locale con 4 vetrine), mentre la più cara è mantova con i suoi 2.857 euro richiesti per un affitto mensile di un negozio di 4 vetrine. va meno bene per il mercato dei capannoni, per il quale nomisma prevede un’ulteriore lieve contrazione di domanda e prezzi nell'anno in corso dopo quella già registrata nel secondo semestre del 2008

la crisi va in provincia
lanazione.ilsole24ore.com, sabato 24 gen 09
laprovinciadivarese.it, domenica 25 gen 09

il mercato immobiliare in provincia segna il passo. se a lucca, secondo un'inchiesta condotta dal quotidiano la nazione, i contratti di compravendita stipulati lo scorso anno sono ben 5.000 in meno rispetto al 2007, a varese i dati dell’agenzia del territorio fotografano un -14% nelle transazioni da gennaio a settembre. il risultato, nel caso di lucca, è la calmierazione dei prezzi (da 3.000 a 2.000 euro/m2 in periferia), mentre a varese si avverte un calo complessivo dei prezzi nell'ordine dell’8-10%. per uscire dal momento difficile tuttavia a la ricetta c'è, secondo claudio piccoli, che intravede nella professionalità degli addetti ai lavori e nella qualità delle soluzioni abitative le carte vincenti per la ripresa del mercato

brusca caduta del real estate in gran bretagna: -16,6% a gennaio 2009
times.co.uk, giovedì 29 gen 09

inizio d’anno negativo per il mercato del mattone d’oltremanica. secondo i dati diffusi da nationwide, la principale società di costruzioni britannica, gennaio 2009 si apre in negativo con un ulteriore diminuzione delle quotazioni di 1,3% rispetto al mese passato, portando i prezzi delle case a -16,6% rispetto allo stesso periodo del 2008. nationwide tiene a sottolineare anche l’aspetto positivo: la diminuzione dell’1,3% registrata a gennaio è comunque inferiore al -2,5% di dicembre rispetto a novembre 2008. però - riconosce martin gahbauer, senior economy della società - anche se il trend trimestrale sembra essere in leggera ripresa è ancora troppo presto per poter sperare in una risalita decisa nel breve termine. anche la vendita di case ha registrato un deciso calo: record negativo a novembre 2008, con soli 27.000 concessioni di mutui e una irrisoria ripresa in dicembre. mentre infatti le domande d’acquisto tendono a risalire, gli istituti di credito rimangono restii a concedere mutui. secondo gahbauer, tre fattori spiegano questa situazione di stallo: la paura di impegnarsi in un contesto di recessione, le condizioni di prestito troppo restrittive e i prezzi delle case ancora troppo elevati rispetto agli stipendi. la soluzione? o si attende la fine della crisi, oppure bisogna sperare in interventi governativi che migliorino la disponibilità di credito da parte delle famiglie britanniche

patrimonio immobiliare italiano: i conti non tornano al fisco
l’unità, venerdì 30 gen 09

è di qualche tempo fa la notizia della prima mappatura del patrimonio immobiliare italiano realizzata dall’agenzia del territorio. un lavoro difficile, quello di incrociare i dati del catasto con quelli dell’agenzia delle entrate. e così saltano fuori le prime contraddizioni, dovute soprattutto ai buchi delle banche dati delle due agenzie e a evoluzioni storiche e legislative che non sempre hanno agito in ugual modo su entrambe. così si arriva alla situazione attuale: secondo il database del catasto, sul territorio italiano sarebbero presenti 55 milioni di unità immobiliari, a fronte di 39 milioni di intestatari. stando invece agli archivi dell’agenzia delle entrate, i contribuenti sono 35 milioni. sarebbero quindi 4 i milioni di intestatari che sfuggirebbero al fisco. si tratta di cifre consistenti, se si considera che il settore immobiliare in italia vale da solo circa 3.500 miliardi di euro (dato relativo al patrimonio residenziale del 2005). nel 2007, il mattone ha riempito le casse del fisco di 36,6 miliardi di euro; di questi, il 31,26% (vale a dire circa 10 miliardi) sono garantiti dall’ici, il 20% da iva e irpef (con 7 miliardi di rendite ciascuna) e il 14% dall’imposta di registro (5 miliardi circa di entrate). a chiudere c'è l’imposta ipotecaria e catastale, con circa 3 miliardi e mezzo

le ultime sfide del mattone ecologico
il sole 24 ore, martedì 27 gen 09

importanti le anticipazioni emerse dal bau di monaco, il più importante salone europeo per le tecnologie edilizie. legno e materiali che favoriscono la ventilazione e la traspirazione delle case ecologiche rappresentano le principali tendenze nel mercato delle costruzioni ecocompatibili. non solo: collettori solari al posto degli scaldabagni elettrici, murature isolanti per proteggere gli interni dal clima caldo e secco dei mesi estivi, tecnologie intelligenti ed elettrodomestici "verdi" per ridurre gli sprechi di energia. soprattutto il messaggio che “bio” non è sinonimo di lusso in quanto il costo iniziale è ricompensato dai risparmi in termini di consumi energetici nel lungo periodo

prestiti immobiliari in caduta libera
denaro.it, mercoledì 28 gen 09

mutui in calo del 5,59% nel mezzogiorno per un erogato complessivo di 5.445 milioni di euro (nell'intera penisola la flessione è pari al 6,9 per cento). è quanto emerge dall'analisi sull'andamento dei mutui nel sud italia effettuata da unicredit consumer financing sulla base dei dati forniti dalla banca d'italia. secondo la ricerca "osservatorio mutui casa alle famiglie", si riduce il peso della campania il cui importo finanziato è ridotto del 4,85% sul totale nazionale rispetto al 5,23 per cento precedente (del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2007). a risentire di più della diminuzione dei mutui, la provincia di caserta (-22,5%) e di salerno (-18,5%). il calo delle erogazioni di mutui alle famiglie è il principale fattore legato al rallentamento del mercato immobiliare le cui compravendite sono calate del 14% nel 2008

Cos'è la felicita'?

In definitiva, la felicità risiede in un forte senso di sé. Non si
fonda sulle apparenze esteriori
né sulla vanità. Essa dipende da come vi sentite dentro; è una
profonda eco nella vostra vita.

Vivere con gioia, motivati da un profondo senso di missione, e
realizzare i nostri scopi:
questa è la felicità. Anche se indaffaratissime, le persone che vivono
così sono molto più
felici di quelle che hanno molto tempo disponibile ma si sentono vuote
dentro.

Daisaku Ikeda

mercoledì 28 gennaio 2009

Case, nelle grandi città prezzi subito in calo

di Alberto Annicchiarico

28 GENNAIO 2009

Arrivano dal mercato online i primi segnali di cedimento sul fronte dei prezzi per il mercato immobiliare italiano. I dati di gennaio 2009, elaborati da Immobiliare.it, leader degli annunci di settore con oltre 3 milioni di visitatori ogni mese e più di 8 mila agenzie attive nella vendita, dicono che negli ultimi sei mesi in tutte le dieci più grandi città italiane è stata registrata un'erosione della valutazione al metro quadro. Le previsioni più recenti - dopo un 2008 all'insegna del calo marcato delle compravendite ma con prezzi ancora stabili - parlavano di cali compresi tra il 2 e il 4% (Tecnocasa) fino al -6% complessivo messo nel conto da Gabetti.

Dall'evoluzione delle quotazioni rilevate in rete da Immobiliare.it emerge che la slavina è già cominciata, anche grazie, spiega l'amministratore delegato Carlo Giordano, «ad una motivazione maggiore alla vendita e a una grande offerta di nuovo in aree extra-urbane). Guidano i ribassi Roma con un -5,3% e un prezzo di 4.797 euro al metro, Venezia con -4,7% e 3.884 euro, Firenze (4.437 euro) e Bari (2.863) con -4,4 per cento (si veda la tabella per il quadro complessivo).

Mostrano maggior tenuta Milano (-1,6% ma addirittura solo -0,7% se si tiene conto dell'intera provincia) e soprattutto Torino (-0,5%) e Genova (-0,6%). I cali risultano più contenuti se si guarda anche ad altre province di grandi città, dove l'inerzia della dinamica dei prezzi si fa sentire insieme a una maggiore quantità di nuovo costruito extra-urbano: Roma -3,8%, Firenze -1,3%. In controtendenza, per minore offerta e incidenza delle nuove costruzioni, realtà come Croemano (+4,8%), Trieste e Como (+3,7%), Palermo (+2,2%) .

I prezzi però non dicono tutto. Negli ultimi sei mesi, spiega Giordano al Sole24Ore.com complessivamente «comprare casa è diventato più difficile». I motivi? «L'accesso al credito in forma di mutuo è stato drasticamente ridotto da parte delle banche, rendendo così difficile l'acquisto della casa a ampie fasce di popolazione. La discesa dell'indice di fiducia dei consumatori e il severo deterioramento delle "prefigurazioni future" - secondo un'analisi Eurisko tra un anno andrà ancora peggio - convince le persone a rinviare grandi investimenti come la casa di proprietà».

Risultato: il tempo di vendita medio si è allungato ulteriormente, passando da 4,3 mesi a 6,2 mesi. Ed ecco che quelli che hanno più necessità di vendere magari fanno uno sconto maggiore: secondo un focus group di Immobiliare.it su un panel di agenzie immobiliari, sul primo prezzo di richiesta si è passati da un 3-4% ad 5-6 per cento. Starsene alla finestra per qualche mese potrebbe voler dire fare migliori affari, quindi, ma non è il caso di aspettarsi un crollo del mercato.

«Con la debolezza e l'incertezza che regna sovrana su Borsa, fondi e perfino titoli di Stato (i rendimenti sono ai minimi, con il Bot a 6 mesi sotto l'1% netto, ndr) la casa - conclude Giordano - rimane un investimento sicuro e quindi il suo valore nel mercato rimane solido. Inoltre l'Italia non può essere paragonata, per esempio, alla Spagna, dove il raddoppio dell'offerta abitativa tramite nuove costruzioni nell'ultimo decennio si associa adesso a una caduta verticale delle quotazioni».