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venerdì 20 febbraio 2009

notizie immobiliari - marco ramberti

banche: spread +40% in sei mesi
la repubblica, sabato 14 febbraio 09

durante questi ultimi mesi sia l'euribor che l'irs, gli indici con i quali si determinano i saggi d'interesse sui mutui (a tasso variabile e a tasso fisso), sono calati sensibilmente. ciononostante i tassi sui mutui casa non sono scesi con la stessa rapidità. questo per via degli spread (la parte di guadagno che le banche si assegnano) aumentati del 40% da giugno ad oggi. dal primo gennaio di quest'anno i consumatori possono scegliere di agganciare i loro mutui, oltre che all'euribor, al tasso bce (in genere più stabile). ma ai livelli bce si applicano maggiorazioni che vanno ben oltre l'1% e talvolta, come nel caso di alcuni istituti di credito, anche oltre il 2%. per l'utente non rimane molta scelta, o accetta un mutuo agganciato all'euribor, con spread più bassi, mettendo in preventivo il rischio legato ai saliscendi dell'indice, oppure sceglie la stabilità del tasso bce pagandola però cara. in un quadro divenuto piuttosto complesso, bankitalia ha lanciato la linea della chiarezza: dal primo marzo 2009 le banche dovranno fornire un'informativa sulle differenti tipologie di mutuo offerte perchè il mutuatario abbia ben chiare le differenze tra prodotti

segnali di crisi anche per il mattone di lusso
il corriere della sera, lunedì 16 feb 09

pare che anche l’immobiliare di lusso inizi a risentire della crisi: i tempi di vendita si sono dilatati mentre il numero delle transazioni è diminuito. solo la domanda si mantiene costante. opinioni divergenti invece per quanto riguarda l’andamento dei prezzi: secondo l’ufficio studio gabetti, che ha concentrato l’analisi sugli appartamenti di lusso a roma e milano, la flessione dei prezzi c’è e inizia a farsi sentire: -12% nel capoluogo lombardo, dove tiene solo il quadrilatero della moda, e -6% nella capitale. ma non è il caso di illudersi: nelle zone più “in” delle due città (quadrilatero a milano, piazza navona e piazza di spagna a roma) ci si aggira sempre sui 20mila euro m/2. meno pessimistica la previsione di ubh, secondo cui i prezzi avrebbero invece raggiunto un punto di equilibrio. secondo tecnoborsa, infine, il mercato dell’immobiliare di lusso si trova in una fase stagnante: i proprietari difficilmente hanno necessità di vendere, mentre i compratori aspettano che i prezzi calino

parla arabo il real estate a livello mondiale
il sole 24 ore, sabato 14 feb 09

secondo uno studio condotto da jones lange la salle, nel 2008 i maggiori investitori nel real estate internazionale sono stati i paesi del golfo: 5 miliardi di dollari investiti nel primo semestre dell’anno, su un totale di 23 miliardi. i paesi dell’area gcc (gulf cooperation council: arabia saudita, emirati arabi uniti, qatar, baharain, kuwait e oman) sono attratti dall’immobiliare perché consente un tipo di investimento che non contrasta con i dettami della shari’a. come spiega federica miglietta, docente all’università di bari, la legge islamica vieta di ottenere ricavi dagli interessi, ma non dai canoni d’affitto. inoltre questo tipo di investimento contribuisce allo sviluppo urbano, in linea col principio che chiede ai fedeli di contribuire al benessere della comunità. gli esperti prevedono per i prossimi anni una crescita generale del real estate arabo, che permetterà agli investitori di questi paesi di muovere i loro capitali verso l’estero. le mete preferite sono il mercato immobiliare britannico (52% degli investimenti nel primo semestre 2008) e quello statunitense (20%)

c'è aria di crisi anche nel comparto dei loft
trend-online.it, mercoledì 18 febbraio 09

il calo della domanda di immobili ora interessa anche il segmento dei loft. è quanto emerge dell'analisi dell'ufficio studi tecnocasa, secondo cui la contrazione del mercato immobiliare si starebbe espandendo anche a questa nicchia di mercato composta da professionisti, single e giovani coppie. i più penalizzati sono i loft categoria c3, cioè quelli destinati a laboratorio, quindi non destinabili ad uso abitativo. senza l'autorizzazione al cambio di destinazione d'uso da parte del comune questi immobili non sono infatti soggetti ai vantaggi quali le agevolazioni prima casa e la detrazione degli interessi passivi sui mutui. il calo della domanda interessa anche i tagli più piccoli, fino a un massimo di 150 m2

mercati locali: nell'aretino il mattone va giù
lanazione.it, mercoledì 18 febbraio 2009

cinquecento appartamenti in vendita, nessun compratore. accade ad arezzo dove l'offerta di immobili cresce, metre la domanda arretra anche per via della flessione nella concessione dei mutui alle famiglie da parte delle banche, calata del 35-40% rispetto allo scorso anno. l'allarme è del presidente fiaip, la federazione che riunisce gli agenti professionali, giuseppe attanasio per il quale tutti gli indicatori confermano lo stato di difficoltà del mercato. infatti il fatturato del mercato residenziale nel capoluogo toscano è stato valutato attorno a 300 milioni di euro, una cifra che già si era andata assottigliando dal 2007 e ha raggiunto la sua curva più bassa proprio in questi ultimi mesi. tiene soltanto il giro d’affari che si realizza nelle aree periferiche e in provincia dove si ipotizza una contrazione meno pesante. ora gli operatori sperano che la riduzione dei prezzi induca finalmente all'acquisto quei privati che aspettano di possedere un’abitazione di proprietà

tinsa: in spagna i prezzi degli appartamenti caleranno ancora del 20%
el paìs, martedì 17 feb 09

secondo tinsa, agenzia di tassazione immobiliare, in spagna nel 2009 i prezzi delle abitazioni subiranno un ulteriore calo del 20%, che si aggiungerà al calo del 10,1% delle quotazioni registrato negli ultimi 12 mesi. luis leirado, direttore generale della società, segnala che la velocità della caduta dei prezzi sta aumentando con il passare dei mesi e che il numero di abitazioni invendute raggiungerà nel 2009 la cifra di 1,5 milioni

con il bando urbact, nuova linfa per l’edilizia verde
il sole 24 ore, sabato 14 feb 09

da gennaio è aperto il bando europeo urbact per i progetti ecosostenibili. i fondi saranno destinati al risanamento dei quartieri degradati con la partecipazione dei cittadini, al recupero ambientale e al risparmio energetico, il tutto all’insegna dello sviluppo tecnologico. anche se in misura minore rispetto ad altri paesi eruopei, in italia sono già stati avviati alcuni progetti ecosostenibili: la città di torino ha realizzato envipark, un parco scientifico di 30mila m2 nato dal recupero di svariati edifici dismessi. a venezia la bonifica delle ex aree industriali di marghera ha permesso la realizzazione di un nuovo parco, ampio circa 150 ettari, mentre nella capitale i 2/3 del territorio comunale sono destinati dal piano regolatore della città a parco e aree agricole

la crisi finanziaria? tutta colpa dell’immobiliare
la gazzetta del mezzogiorno, venerdì 13 feb 09

mutui subprime e bolla immobiliare sono le cause scatenanti della crisi finanziaria mondiale. è quanto emerge da un’analisi condotta dal dipartimento di scienze economiche e metodi matematici della facoltà di economia dell’università di bari, che ha sottoposto un questionario a 722 economisti di 42 nazioni diverse. il test chiedeva ai partecipanti di valutare, per 13 possibili cause, il ruolo ricoperto da ciascuna nello scatenare la crisi. i dati parlano chiaro: gli economisti concordano sostanzialmente nell’indicare mutui subprime e “bolla” immobiliare quali motivi principali del crack finanziario. dal settore immobiliare, la crisi ha poi investito l’intero sistema economico a causa di un’inadeguata regolamentazione finanziaria e di una scorretta valutazione del rischio da parte delle agenzie di rating, il che ha permesso alle banche di trasferire il rischio legato ai mutui subprime concessi ad altri soggetti

i siti per cercare casa sono i più visitati dagli italiani
i-dome.com, giovedì 19 febbraio 09

secondo i dati relativi allo scenario internet in italia di nielsen online, i siti per cercare casa sono i più visitati dagli italiani a gennaio. secondo la ricerca le persone che si sono connesse ad internet almeno una volta nel mese appena trascorso sono 21,8 milioni. il numero di navigatori resta stabile rispetto a dicembre, ma aumenta il tempo settimanale speso online, che passa da poco più di 26 ore a quasi 28. le categorie web più visitate, a parte la casa (+31% rispetto al mese scorso), sono i viaggi e la ricerca lavoro. trend in ascesa anche per i siti di gioco d'azzardo e scommesse

piano obama, stanziati 75 miliardi per arginare la crisi dei mutui
new york times.com, mercoledì 18 feb 09

negli stati uniti circa 9 milioni di cittadini sono a rischio pignoramento. a loro sono rivolti gli aiuti previsti nella homeowner stability iniziative (hsi), il piano da 75 miliardi di dollari comunicato dal presidente barack obama. il programma, che dovrebbe diventare operativo dal 4 marzo, stabilisce che le rate mensili di un mutuo non possono superare il 31% del reddito mensile del nucleo famigliare. in pratica gli istituti di credito sono tenuti a rinegoziare i termini del prestito. per incentivarli, il governo prevede anche dei “premi” come il pagamento anticipato di una somma pari a mille dollari per ogni finanziamento rinegoziato. per rafforzare il mercato dei prestiti e renderli maggiormente sostenibili, saranno coinvolte anche fannie mae e freddie mac, agenzie specializzate in prestiti a tasso agevolato, che riceveranno 100 o 200 miliardi ciascuna. infine, il piano chiede al congresso americano di dare ai giudici fallimentari il potere di cambiare i termini dei prestiti e di ridurre i pagamenti mensili

martedì 17 febbraio 2009

Una tigre m’insegue e una lucertola mi chiama. Che stress!

di Michael Held

15 Febbraio 2009

Con la parola “stress” descriviamo oggi tutta una serie di situazioni: la vita stressante di tutti i giorni, il lavoro stressante, sintomi e malattie causati da stress, i ritmi stressanti della vita professionale, le attività stressanti nel nostro tempo libero, il capo o la famiglia che ci stressano, il traffico-inquinamento-maleducazione-aggressione stressante. Tutta la quotidianità a 360 gradi ha o potrebbe avere una carica da stressare (l’agente dello stress). E come niente può esistere senza il suo polo opposto, si è creato un senso della vita nella ricerca dell’antistress, come dimostra tutta un’industria che basa i suoi valori su rilassamento, work-out, vacanze-massaggi, wellness-viaggi, sport estremi e altro per combattere lo stress e le sue conseguenze.
Considerata anche l’importanza attribuita allo stress come causa unica o come concausa nella formazione di varie patologie, è utile capire meglio le reazioni che avvengono dentro di noi, le loro cause e le loro logiche e provate conseguenze, per arrivare a una conclusione che rivela alla fine l’individuo come protagonista del proprio starbene.

Le ultime scoperte della moderna biochimica e innovativi esami di analisi (non solo del sangue, ma anche della saliva), permettono una comprensione più dettagliata su ciò che accade in tempo reale nel nostro organismo quando siamo stressati. Prima di spiegare queste reazioni “stress-specifiche”, dobbiamo riflettere sul significato vero che lo stress - cioè una serie di reazioni fisiche precise - può avere per noi e perché l’evoluzione permette ancora un meccanismo così “cattivo”, causa di quasi tutti i mali di cui oggi soffre la società. Non basta leggere questa sintomatologia come la “malattia del secolo”, dovuta al nostro stile di vita. Occorre una più acuta lettura del fenomeno per giungere a semplici e fattibili soluzioni che ci permettono non solo di comprendere ciò che lo stress significa all’interno di noi e dove progressivamente ci porterà, ma anche come eliminarlo e prevenirlo. Elimazione e prevenzione senza rincorrere l’ampia gamma di farmaci proposti come “anti-sintomatici”. Dobbiamo prima valutare correttamente ciò di cui il sintomo veramente ci “parla”.

La tigre nel bosco

Per spiegare meglio cosa intendiamo, immaginiamo una scena accaduta in un passato non troppo lontano a un nostro antenato: stava girando per il bosco (ancora pieno di una ricca e variegata vegetazione) in cerca di cibo quando, improvvisamente, si trova davanti a una tigre. Per il nostro antenato è un incontro spaventoso: provvisto ancora di un forte senso di istinto di sopravvivenza, l’antenato scaglia la sua lancia verso la tigre, poi cominciare a correre in cerca di riparo. Fermiamoci un attimo a questa scena
drammatica: cosa accade all’interno del nostro antenato?
Se facesse in questo momento una rapida visita medica, con una buona anamnesi fatto da un bravo medico, trovereste i seguenti sintomi:
tachicardia (perché ha bisogno di un maggior apporto di sangue e ossigeno), respiro accelerato (più ossigeno), contratture muscolari (per combattere e correre), nessuno stimolo di andare di corpo (stipsi, non si può evidentemente avere uno stimolo di evacuazione con una tigre che ti rincorre!), nessuno stimolo di dormire (insonnia), ansia (in questo caso non-patologica, perché ci rende concentrati sul problema “tigre”, più acuto e vitale che mai), sudorazione, pressione sanguigna che sale. Vediamo tutti i sintomi tipici dello stress. In questo contesto di “attacco” non solo sono comprensibili, ma sono addirittura necessari per la sopravvivenza. Ci rendono reattivi rispetto a una situazione imprevista. Semplificando, si potrebbe dire che il nostro organismo dà precedenza a tutto ciò che gli serve per reagire a una situazione di pericolo. Nell’economia generale del nostro organismo, questo va a debito di altre reazioni fisiologiche che non sono di rilevanza in queste situazioni “eccezionali”. Per esempio, la digestione, ma anche la funzione immunitaria o quella sessuale, ciò che spiega i problemi sessuali e immunologici per chi soffre di stress cronico.

La rete e la lucertola

Tutte queste reazioni sono regolate da una rete funzionale che comprende neurotrasmettitori e ormoni come cortisolo, adrenalina, noradrenalina, serotonina e dopamina, oltre che aminoacidi, vitamine, minerali e oligoelementi (sostanza come zinco e selenio).
Questi neurotrasmettitori sono tra l’altro stimolati da una parte antichissima del nostro cervello che si chiama “sistema limbico” che condividiamo in forma e funzione con i rettili, per esempio la lucertola. E com’è facile immaginare, la conversazione con il nostro “cervello-lucertola” è assai limitata, ragione per cui molto spesso la razionalità e tutti gli approcci della psicologia hanno un impatto molto limitato sulla cura dello stress o i suoi “parenti” che possono chiamarsi “ansia”, “attacchi di panico”, “sbalzi di umore” o anche “depressione” (per un abbassamento tra l’altro della serotonina dovuto a un relativo o assoluto eccesso di sostanze “eccitanti”, come l’ adrenalina o il cortisolo rispetto a sostanze “inibitori”).
Torniamo al nostro antenato alle prese con la tigre. Possiamo immaginare varie “soluzioni”: 1) arriva a casa e chiude la porta in tempo a sventare l’assalto; 2) la tigre lo raggiunge e l’antenato vince la battaglia (evento raro); 3) la tigre vince e mangia l’antenato. Anche se l’esito è diverso (e visto che state leggendo l’articolo, fate parte delle soluzione 1 o 2) tutti e tre portano a una conclusione: lo stressore (la tigre) ha un inizio e, cosa più importante e fondamentale, una fine! O vince l’antenato o vince la tigre! In tutti i casi, le reazioni descritte sopra hanno una causa precisa e appena finisce la causa, tutto ritorna al livello di base, al “range” di normalità. Il metabolismo si autoregola.
Sono reazioni e segni precisi che rispondono a uno stimolo, in questo caso esterno, e finiscono appena cessa lo stimolo. Questa è la grande differenza:
dei meccanismi antichissimi necessari alla sopravivenza del singolo e della specie, vengono innescati oggi per una moltitudine di stimoli e si trasformano progressivamente da reazioni e segni, in sintomi. E da sintomi diventano malattie!

Una lucertola in una società di tigri

Si potrebbe obiettare dove sono le tigri oggi? In effetti, le tigri si stanno estinguendo anche in India, ma le tigri nella nostra società sono “tigrotti” che hanno altri volti: si nascondono dietro i blocchi e le file del traffico, dietro ritmi di vita innaturali, dietro conflitti psicosociali all’interno delle famiglie e nei luoghi di lavoro, dietro la maleducazione e le aggressioni che penetrano anche attraverso i mezzi di comunicazione, dietro continue invasioni che ci “ricordano” cosa non abbiamo e cosa ci manca, dietro vari concreti o temuti “input” di pericoli e molto altro.
Ognuno di noi potrebbe allungare questo elenco che il nostro organismo “traduce” come attacchi e, come descritto sopra, la parte antica dentro il nostro cervello, la lucertola, non ha la capacità di differenziare e di distinguere perché è programmata sul più importante punto della vita in assoluto, cioè sulla nostra sopravvivenza! La lucertola sente solo l’attacco, senza letture intermedie, e reagisce come può: si o no, bianco e nero, acceso o spento, come un bit in un computer legge i vari segnali come attacchi alla propria integrità e risponde all’input per rendere il nostro organismo “reattivo” e pronto “all’attacco” con un preciso “output”
(tachicardia, pressione alta, respiro accelerato ecc.), anche se la nostra razionalità, la nostra mente molto più lenta, cerca di razionalizzare tutto (<> o <> ecc.)- e rischia così di intrappolarsi ancora di più perché aumenta il gap tra le reazioni psico-fisiche e le nostre interpretazioni “razionali” .

Come abbiamo descritto, la nostra lucertola conosce solo “l’attacco-o-non”, non sa fare una differenza tra le tigri e i “tigrotti” della nostra società.
Paradossalmente lo fa per salvarci: se fosse la nostra razionalità a decidere le reazioni necessarie quando ci troviamo improvvisamente in una situazione di pericolo in macchina (tipo “giro a destra, giro a sinistra, freno o non freno”), tutti noi saremo già finiti in ospedale o peggio.
L’estrema velocità della lucertola e proprio la sua “semplicità” di interpretazione ci proteggono e spesso addirittura ci salvano. Per questo dentro di noi c’è tale relitto “evoluzionistico”che mai cambierà.
Tutto ha previsto la natura, ma non i ritmi “non-umani”, gli eccessi di stimoli, la rapidità di cambiamenti di stile, oggetti, cultura “in and out”, l’importanza del momento “qui e ora” della società moderna. Tigre e lucertola, l’uomo e le sue reazioni fisiologiche, formavano un’unita operativa (sempre in direzione verso un’equilibrio dinamico della natura che ogni tanto comprendeva anche qualche vittima “antenato”).

In cerca dell’equilibrio perduto.

Come ritrovare l’equilibrio perduto? Cominciamo dal semplice: rispondiamo al malinteso che la tigre non c’è, con un altro malinteso: la tigre non c’è ma io corro (sfuggo, lotto, faccio ginnastica, corsa, pilates, yoga, tennis, ecc.). Vanno bene tutte le attività aerobiche (!) fisiche che provocano un aumento del battito cardiaco, sempre equilibrato rispetto alla propria preparazione atletica. E siccome sono coinvolte nella varie reazioni fisiologiche “da stress” delle vitamine, minerali, aminoacidi ecc., allora è fondamentale un’equilibrata e sana alimentazione e in alcuni casi, eventualmente dopo approfondimenti clinici, anche un supporto con integratori meglio se “su misura” e non con prodotti che potrebbero portare ad altri squilibri.
E cosa facciamo con le medicine? I sonniferi per l’insonnia, i lassativi per la stitichezza, i mio-rilassanti per le contratture, gli ansiolitici per l’ansia e gli attacchi di panico, i calmanti per gli affanni e i nodi alla gola, i calcio-antagonisti e i betabloccanti per la pressione e le tachicardie, gli antidepressivi e gli agonisti della serotonina per la depressione, i sonniferi per l’insonnia? Bella domanda! Secondo questa lettura del fenomeno quasi epidemico dello stress, bisogna cominciare proprio dalla vita individuale, rivedere i propri ritmi e le proprie esigenze, dedicarsi a se stessi e ai propri cari in un modo costruttivo, riacquistare un senso del limite, dell’essenziale, curare il fisico e l’apparato psico-mentale, (ri)costruirsi e trovare un equilibrio in un mondo che, a quanto sembra, l’ha perso. Siamo come l’aereo più pazzo del mondo.
Teniamoci cara l’antica lucertola, ci servirà quando cercheremo il pilota automatico per atterrare sani e salvi.