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martedì 3 giugno 2008

La Regione comprerà il suo Palazzo

La Regione diventerà proprietaria dell' immobile che sulla Colombo ospita già gli uffici della giunta. Non sarà più inquilina del palazzo a stella che è stato set del primo film del ragionier Fantozzi. L' esecutivo regionale ha approvato ieri il protocollo di intesa con l' Agenzia del Demanio. La delibera dà il via alle procedure di acquisizione. In cambio la Regione cederà tre immobili di sua proprietà al Demanio e punta a corrispondere una cifra «non superiore ai trenta milioni». Sempre nella riunione di ieri la giunta ha approvato lo stanziamento di oltre un milione di euro per 35 Comuni privi o carenti di strumenti urbanistici. Permuta ed esborso, insomma, perché la Regione diventi proprietaria dell' immobile che occupa dal 1982. Di quali fabbricati dovrà, invece, privarsi? «Del palazzo in via Ulpiano, attuale sede della Protezione civile», si legge nel protocollo di intesa. «Di porzioni dei fabbricati in via Mozambano 10 e via Osoppo 4 e degli immobili di San Cesareo» che ospitano caserma e alloggi dei carabinieri. Saranno d' accordo i dirigenti del Demanio? «Il negoziato si è protratto per mesi», spiega l' assessore al Patrimonio, Marco Di Stefano, «la delibera è insieme un punto di arrivo e di partenza: chiuderemo l' operazione entro la fine dell' anno». «Così», continua, «si imbocca un percorso che porterà alla eliminazione di affitti passivi per 16 milioni di euro l' anno e garantirà servizi più efficienti ai cittadini». «Presto», conclude, «con un avviso pubblico tenteremo di acquisire un altro immobile per concentrare, in un nuovo polo, uffici, centri, società e agenzie della Regione». Sembra però allontanarsi l' ipotesi di trasformare il "Carlo Forlanini", antico ospedale di Monteverde, in sede del Consiglio regionale, considerati gli impegni assunti dal sindaco Gianni Alemanno in campagna elettorale. Sempre ieri la giunta ha approvato, su proposta dell' assessore Esterino Montino (Urbanistica), una delibera che con un milione 112 mila euro, sostiene 35 Comuni per la redazione dei piani regolatori, delle varianti generali, dei piani particolareggiati per i centri storici e dei piani di zona 167. Il provvedimento, forte della legge 55 del 1976 («Nuove disposizioni per agevolare la formazione degli strumenti urbanistici comunali»), definisce la graduatoria degli enti locali che beneficeranno dei finanziamenti richiesti entro il 30 giugno scorso (129 il totale delle domande). «L' intento della giunta», spiega Montino, «è il sostegno ai Comuni minori per la pianificazione territoriale». «Abbiamo fornito una corsia preferenziale alle amministrazioni senza Piano regolatore e a quelle che avendolo, devono aggiornarlo attraverso la variante generale». «I contributi variano in base al numero dei residenti», continua Montino. L' oscillazione dei finanziamenti va dai 16 mila 784 euro, per i Comuni fino a mille residenti, ai 78 mila 759 euro per i Comuni con fino a 30 mila abitanti». - CARLO PICOZZA

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