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martedì 3 giugno 2008

Casa, rischio caos sulle compravendite

Rischio caos per le compravendite immobiliari. Dal 27 marzo, gli atti di trasferimento di immobili (compravendite, donazioni, permute) dovranno contenere la dichiarazione di "garanzia" del venditore sulla conformità degli impianti (elettrico, riscaldamento...) alle normative in materia di sicurezza. Il decreto del ministero per lo sviluppo economico pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 marzo stabilisce, inoltre, che all' atto di trasferimento dovranno essere allegate le dichiarazioni di conformità rilasciate dalle imprese installatrici. Se il venditore non ha la disponibilità materiale di queste dichiarazioni potrà produrre, per gli impianti eseguiti prima dell' entrata in vigore del decreto, una dichiarazione di "rispondenza" rilasciata da un professionista. Sembrerebbe che il decreto lasci libere le parti di evitare la produzione di tutta questa documentazione, sempreché risulti da "espressi patti contrari". Dubbi e perplessità sulle nuove regole vengono espresse dai notai, cioè da coloro che materialmente concretizzano i passaggi di proprietà degli immobili. «Il decreto dice chiaramente - spiega Massimo Toscani, presidente del consiglio notarile di Piacenza - che il venditore deve dichiarare nell' atto la garanzia che gli impianti sono a norma, mentre le parti possono escludere di allegare all' atto i diversi certificati di conformità. E' di tutta evidenza che se non interverranno chiarimenti da parte delle autorità competenti, dal 27 marzo si verrebbero a creare non pochi problemi per le vendita di immobili privi di queste certificazioni». Da non sottovalutare, poi,il fatto che i potenziali acquirenti di fronte all' impossibilità di ottenere un immobile "garantito" chiedano al venditore uno sconto sul prezzo richiesto o possano pretendere l' effettuazione dei lavori di adeguamento degli impianti alle norme di sicurezza. Il decreto non si occupa solo dei trasferimenti immobiliari. Viene, infatti, precisato che copia della documentazione indicata in precedenza dovrà essere consegnata anche al soggetto che utilizza "a qualsiasi titolo" l' immobile. In questo caso, i maggiori destinatari di questa disposizione sono gli inquilini. «Il decreto configura gravi obblighi a carico della proprietà - spiega Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia - che potrebbero comportare in diversi casi l' incommerciabilità degli immobili e in altri l' impossibilità di affittare. Il tutto nella logica di assicurare certezze attraverso tutta una serie di documenti, anziché verificare con personale terzo l' effettiva osservanza della normativa sulla sicurezza degli impianti». Incertezze anche nel campo delle sanzioni. Per quanto concerne le violazioni, l' articolo 15 del decreto prevede l' applicazione di una sanzione amministrativa da 100 e 1000 euro per la violazione degli obblighi sulla dichiarazione di conformità, agganciandole all' entità e alla complessità dell' impianto. Alle violazioni agli altri obblighi previsti dal decreto vedrebbero l' applicazione di una sanzione fra 1.000 e 10.000 euro. - ROSA SERRANO

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