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venerdì 6 marzo 2009

quinta pagina del diario di las vegas - la fine e l'esperienza.

Oggi ho avuto due grandissime esperienze:

ho incontrato una persona qui a las vegas, conosciuta tramite un carissimo amico canadese, con cui ho instaurato una fortissima intesa direi quasi intima, che fa parte di quelle intese che per problemi di distanza non riescono ad approfondirsi, ma che sono speciali proprio per quello.

LEI, cosi la chiamero’ per un chiaro fattore di delicatezza, qualche mese fa ha perso sua figlia, neanche 18enne, non solo questa tragedia, ma il modo e’ ancora piu’ difficile da accettare.

LEI aveva una figlia affetta da una rara malattia che la rendeva insensibile al dolore. Questo handicap, che sembra essere quasi positivo, non le permetteva di interagire correttamente con il mondo. Mani ustionate per prendere una pentola di cui non sentiva il calore, tagliarsi una mano senza neanche rendersi conto, cadere rompersi un osso e non saperlo, anche un semplice mal di stomaco, che lei non percepiva diventava un problema importante perche’ mai curato.

A 13 anni LEI aveva una figlia sulla sedia a rotelle, perche’ la mancanza di percezione del dolore non le permetteva di camminare con la giusta postura. LEI mi spiegava come si e’ resa conto, vivendo la malattia della figlia, che il dolore serve a noi umani per capire meglio il mondo in cui viviamo, per capire i piaceri, per esplorare.

LEI era alla convention REMAX durante un periodo di netta recessione perche’ era convinta di dover capire il dolore che il mercato stava provando per evitare i pericoli. Il dolore, la crisi ti addestrano: “IS YOUR FEEDBACK OF REALITY” diceva LEI.

Non vi nascondo che mentre parlava ero freddo e comprensivo ma appena ho potuto mi sono ritirato nella mia stanza per apprezzare quanto ho e per relativizzare tutte le CAZZATE che noi chiamiamo problemi.

LEI ha detto:”I AM AMAZED” quando vedo persone non ridono alla vita, quando proiettano i loro problemi sugli altri, quando hanno un problema e si lamentano invece di reagire... cosi mia figlia avrebbe fatto se avesse sentito dolore.

Poi ho lasciato l’albergo per fare una giornata ludica, salto la serata FUN NIGHT, anche perche’ sabato sera, quando saro’ di nuovo a LAS VEGAS c’e’ una tavola rotonda a cui sono stato invitato per presenziare ad un MASTER MIND a cui sono stato invitato.

Nel frattempo vi do’ la buona notizia che l’undici Maggio avremo, un ospite internazionale che verra’ a fare una lezione sui team e sto lavorando per fargli fare una lecture all’universita’.

I consulenti REMAX TEAM che sono iscritti alla convention REMAX ITALIA saranno invitati a cena con l’ospite internazionale.

Il viaggio verso il Grand Canyon e’ stato un MANTRA, da las Vegas al Grand Canyon sono 400 km di deserto dove avro’ visto 100 case in tutto, dove la natura e’ presente e l’uomo e’ solo li per assecondarla.

L’arrivo, beh, e’ il caso di dire che non ve lo potete immaginare... tante foto, tante storie, ma essere a contatto con questa terra che racconta milioni anni... penso che sia uno dei posti da vedere nella vita.

Camminare... pensare... io ero una parte del mondo... ma quale parte... sono nel mondo che non sa’ neanche di me.

Poi la voglia di raccontarvelo e ... nulla non esce nulla se non le vibrazioni che solo il silenzio puo’ apprezzare.

Stasera cena al TOVAR il ristorante al bordo sud del grand canyon... e nanna.

E qui e’ la fine del diario da Las Vegas

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