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sabato 19 aprile 2008

MOTIVI DELL’INCREMENTO DEI PREZZI NUOVO SISTEMA FISCALE

La legge finanziaria del 2006, su sollecitazione dei notai, ha finalmente introdotto una nuova norma che consente di dichiarare, nelle compravendite immobiliari ,il prezzo reale del bene contrariamente a quanto veniva fatto nelle contrattazioni precedenti.
Tale norma, applicabile quando si tratta di compravendite tra privati e relativamente ad immobili per uso abitativo e loro pertinenze (garage, box, cantine, etc. ),consente di assumere per il pagamento delle tasse la rendita catastale aggiornata. In questo modo il cittadino paga di meno perché il calcolo delle imposte viene fatto sul valore catastale rivalutato ed ha il vantaggio di avere una situazione giuridica molto più solida e sicura di prima per i forti rischi che correvano i contraenti dell’atto: a partite da pesanti sanzioni per occultamento del corrispettivo fino al reato di frode fiscale, nel caso di mancata dichiarazione delle plusvalenze, o addirittura riciclaggio del denaro. Inoltre, la dichiarazione del prezzo simulato rende il contratto debole o molto debole e, nel caso in cui sorgano delle controversie tra le parti può creare una serie di problemi di natura giuridica.
Per tanto, il cittadino che acquista la casa, potrà a sua scelta pagare le imposte sul valore catastale rivalutato dell’immobile, pur dichiarando nell’atto di compravendita il prezzo reale concordato fra le parti. Per un immobile con un prezzo concordato di 200 mila euro e rendita catastale rivalutata di 100 mila euro, spiegano i notai, con la vecchia normativa si dovevano pagare le imposte sul prezzo pattuito, ossia su 200 mila euro. Dal primo gennaio si può invece scegliere di pagare le imposte sulla rendita catastale, quindi su 100 mila euro, dichiarando nell’atto il prezzo reale dell’immobile (200 mila euro).
Inoltre, la norma ha stabilito una sorta di sterilizzazione anche degli onorari notarili:
Per evitare un aggravio di spese a carico dei cittadini che fanno questa scelta: infatti la nuova normativa prevede, contestualmente, una riduzione del 20% per gli onorari notarili, calcolati sul prezzo. Queste nuove norme costituiscono un traguardo importante per tutta la collettività, perché, una volta capiti i vantaggi, lo stato incentiva i cittadini onesti e responsabili a dichiarare l’intero valore e introduce un elemento di trasparenza in tutto il “mercato immobiliare.”

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