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venerdì 5 giugno 2009

Il certificato di risparmio energetico della casa e la normativa sull'efficienza energetica nel settore edile

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 6 ottobre scorso, uno schema di Decreto Legislativo che prevede disposizioni correttive ed integrative della previgente normativa (Decreto del 19 agosto 2005, n. 192) sull'efficienza energetica nel settore edile.

Il provvedimento, recependo le disposizioni dell'Unione Europea, mira ad incoraggiare l'industria italiana delle costruzioni verso l'innovazione tecnologica ed il risparmio energetico, con l'obiettivo di ridurre i consumi di energia, determinando in tal modo vantaggi economici per le imprese e le famiglie e promuovendo la tutela dell'ambiente riducendo le emissioni di anidride carbonica.

Nello specifico, il provvedimento in esame prevede che gli edifici nuovi e quelli oggetto di compravendita debbano essere muniti di un certificato che ne attesti la capacità di risparmio energetico.

Il certificato indica in forma sintetica e con la massima leggibilità le prestazioni termiche dell’edificio e dei relativi impianti. Oltre ai dati e alle caratteristiche generali degli edifici e degli impianti la certificazione deve indicare:

il fabbisogno convenzionale di energia utile calcolato in conformità con la normativa UNI
i rendimenti coerenti con il tipo di impianto (produzione, distribuzione, regolazione ed emissione);
il consumo convenzionale di riferimento, tenendo in debito conto anche i consumi di energia elettrica in termini di energia primaria.

In sintesi, le novità previste sono le seguenti:
dal 1° luglio 2007 scatta anche per i vecchi edifici (ci si riferisce ad edifici già esistenti o in fase di costruzione alla data di entrata in vigore del Decreto Legislativo del 19 Agosto, n. 192, avvenuta l'8 ottobre 2005), l'obbligo di certificazione energetica, nel momento in cui vengono immessi sul mercato immobiliare, nonché diventa obbligatoria la certificazione energetica per gli edifici superiori a 1.000 metri quadrati, nel caso di compravendita dell'intero immobile;
dal 1° luglio 2008, invece, lo stesso obbligo scatta anche per gli edifici sotto i 1.000 metri quadrati, sempre nel caso di compravendita dell'intero immobile;
dal 1° luglio 2009, l'attestato di efficienza energetica diventa obbligatorio anche per la compravendita del singolo appartamento;
dal 1° gennaio 2007 il certificato energetico diverrà una condizione indispensabile per ottenere le agevolazioni fiscali per ristrutturare edifici in funzione di una maggiore efficienza energetica.
Un altro intervento, previsto nell'ambito del provvedimento in esame, dispone l'obbligo in tutti i nuovi edifici dell'impianto solare termico per il riscaldamento dell'acqua sanitaria, per una frazione almeno pari al 50% del fabbisogno di acqua calda, nonché l'obbligo di un impianto fotovoltaico la cui potenza sarà definita in apposito provvedimento da emanare, con l'obiettivo di ridurre i consumi energetici, nonché di favorire la crescita dell'industria del solare.

I nuovi edifici, inoltre, dovranno prevedere sistemi schermanti esterni per "proteggersi" dal sole, tali da consentire una riduzione del consumo energetico generato dalla notevole diffusione dell'utilizzo di condizionatori d'aria. Il provvedimento prevede, altresì, procedure semplificate per sostituire le vecchie caldaie, al fine di incoraggiare l'utilizzo di impianti di riscaldamento ad alta efficienza, che consentiranno un consistente risparmio energetico, nonché un impulso all'industria nazionale di settore.

Infine, la nuova normativa prevede, l'obbligo per le Regioni di attuare una pianificazione territoriale rivolta all'uso razionale dell'energia e all'uso di fonti rinnovabili, che comporterà benefici in termini ambientali, nonché di riduzione delle bollette energetiche.

(Fonte: http://www.italia.gov.it)

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