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mercoledì 31 dicembre 2008

BUON 2009 - Marco Ramberti

TEST

1. Che cosa fate quanto sietealle prese con un problema in azienda?

a. lo ignoro e spero che si risolva da solo;
b. mi lamento con amici e familiari e scarico le colpe e le mie frustrazionei su qualche collega;
c. cerco di girarlo a qualcun altro;
d. faccio brainstorming con la persona di competenza finche’ non trovo una soluzione creativa.

2. Quanto spendete in formazione?

a. Niente;
b. Meno di cento euro all’anno;
c. Da 100 a 499 euro all’anno;
d. Oltre i 500 euro all’anno.

3. Quale di qeuste affermazioni descrive meglio il vostro livello di energia?

a. Riesco a malapena ad arrivare alla fine della giornata;
b. Lavoro sodo per qualche ora, poi perdo slancio e traccheggio per il resto della giornata;
c. Riesco a lavorare sodo per otto ore filate;
d. Sono pieno di energia, e quando faccio una cosa che mi piace non mi stanco mai.

4. state attraversando un periodo aureo e tutto sembra andare a gonfie vele. Che cosa fate?

a. prendo un po’ di ferie e me ne vado in vacanza;
b. mantengo lo status quo;
c. comincio a prendere in considerazione qualche altro lavoro o un ruolo diverso;
d. mi concentro sul mio lavoro o sul mio ruolo, per fare ancora meglio.


Se avete risposto per tutte le domande la lettera "d" siete pronti per cominciare l’anno 2009 con la REMAX TEAM!

L’unica nostra costante e’ il cambiamento!

INSIEME, voi consulenti e noi dello staff, abbiamo lavorato nello stesso mercato, affrontando ogni problema come un’opportunita’.

ECCO SVELATI I SEGRETI!

WEIJI: termine cinese composto da due ideogrammi indicanti rispettivamente periocolo e opportunita’.

L’ITALIA DEL CINQUECENTO saccheggiata dagli eserciti stranieri, raggiunse i vertici della cultura e dell’arte con il Rinascimento.

IL PRESENTE va letto in chiave storica!

E’ SCIENTIFICO! Siamo psicologicamente impreparati ad affrontare le incognite e le crisi del nostro tempo. Il rimedio? Imparare ad usare la ragione, mescolati a passione e perseveranza.

SE QUALCOSA SI INCEPPA?

L’avvento moderno delle tecnologie e delle scienze, ha consentito il progresso organizzativo, sociale e politico, che ha reso possibile l’economia di mercato e l’espanzione della liberta’ umana. Il problema e’ che individualmetne conserviamo un naturale disagio psicologico nei riguardi dell’economia di mercato.

La spersonalizzazione delle dinamiche decisionali che sono implicate nel funzionamento delle societa’ complesse e dei mercati globali viene accettata fino a quando le risorse che giungono al sistema garantiscono che tutti possano guadagnare. MA SE QUALCOSA SI INCEPPA, se accade o si diffonde il sospetto, se si annusa l’instabilita’, la fiducia viene istintivamente revocata, SENZA MINIMAMENTE CALCOLARE CHE AGENDO IN QUESTO MODO IMPULSIVO IL DANNO PEGGIORA.

L’ECONOMIA ANCESTRALE DEI CACCIATORI-RACCOGLITORI doveva affrontare altri tipi di crisi, del tutto circoscritte e proprie di un’economia a somma zero.

CI SPAVENTIAMO PER LA MANCANZA DI RISPOSTE DISPONIBILI SUBITO.

UNA RISORSA? La cultura intesa come esperienza individuale e collettiva realmente vissuta, storicamente accumulata ed empiricamente validata. Ma il nostro cervello non e’ abituato ad usare in modo obiettivo i dati dell’esperienza

LA SOLUZIONE?

Non cadiamo vittime delle trappole emotive. Solo la filosofia della mentalita’ collettiva volta alla condivisione delle esperienze, all’analisi degli errori, al controllo rigoroso delle soluzioni (nostro unico obiettivo) per i continui imprevisti, puo’ fornire gli strumenti culturali, sociali e aziendali per governare le crisi (o.. come direi io: i cambiamenti) in un ecosistema umano sempre piu’ instabile e confuso dove l’unica vera ricchezza che non tutti hanno compreso e letto nel giusto modo e’ la DIVERSITA’.

Se gli altri dicono che il mercato in crisi... lasciateglielo credere e...

... BENVENUTI NELL’ANNO DELLE OPPORTUNITA’.

Ah... naturalmente se volete potete far girare questa lettera... ogni idea che noi abbiamo e’ gia’ vecchia... WHAT’S NEXT?


Marco Ramberti

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