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sabato 1 novembre 2008

In Italia "bollicine" immobiliari

La bolla immobiliare negli Stati Uniti  ufficialmente scoppiata: nei primi due trimestri dell'anno in corso, i valori immobiliari in quasi tutte le aree metropolitane statunitensi sono scesi mediamente del 6%.Dato che fa solo da "condimento" al crack economico-finanziario che ha investito il Nuovo Continente. Se in America regna il caos, in Europa, e ancora meglio in Italia, com' la situazione? Sicuramente non  brillante, il mattone non  in gran forma. A dimostrarlo tutti i dati che arrivano dai vari uffici studi. Basta leggere qualsiasi giornale per capire come la situazione immobiliare sia in una netta fase di stallo. Ci˜ significa che nella Penisola la bolla immobiliare non scoppierˆ? Per sdrammatizzare si pu˜ dire che per ora stanno scoppiando delle piccole bollicine, cio solo alcuni segmenti di mercato hanno subito delle pesanti flessioni, come ad esempio i centri di alcune grandi cittˆ. Il nocciolo della questione : sarebbe meglio che la bolla scoppiasse con tutta la sua devastante potenza o che si cercasse di mantenere costante la discesa dei prezzi? Non spetta a noi dare una risposta. Una answer per˜ la possiamo dare invece al perchŽ l'Italia, "immobiliarmente" parlando, sembra immune dalla crisi economica. L'aspetto principe della questione  da ricercare nella liquiditˆ del mercato immobiliare. Per capire meglio, la liquiditˆ  la capacitˆ di un asset di essere convertito in un altro asset in tempi relativamente brevi, senza perdita di valore ed in qualsiasi momento. Il mattone ha una liquiditˆ molto ridotta: i tempi di una compravendita non sono per niente brevi e soprattutto essa non avviene in qualsiasi momento. Infatti la casa  un bene che non viene cambiato con un'alta frequenza. Quindi un immobile fa il suo "grande" ritorno sul mercato a distanza di molto tempo, per cui gli attori del mattone preferiscono allungare i tempi di negoziazione piuttosto che svalutare la casa. Ecco che interviene anche una componente psicologica: la percezione della ricchezza. Visto che gli immobili non valgono propriamente 2 lire, hanno un peso elevato sullo "status patrimoniale", per cui una svalutazione avrebbe un impatto non trascurabile sul patrimonio di una famiglia. Non solo, quindi, i proprietari hanno interesse a mantenere stabili i valori ma anche le banche, in quanto se i soggetti pagano un mutuo per un valore maggiore di quello dell'immobile (che si sta svalutando), in caso di insolvenza l'istituto vedrebbe ridotte le sue garanzie.

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