venerdì 10 aprile 2009, anno tre, numero 68 18.950 sottoscrizioni
i tassi diminuiscono, ma il costo del credito continua a salire
milano finanza, sabato 4 apr 09
il taglio del costo del denaro (a 1,25%) e il nuovo calo dell’euribor (a 1,5%) renderebbero al momento la richiesta di un mutuo particolarmente vantaggiosa, ma ciò è vero solo in teoria, nella pratica l’abbassamento dei tassi viene compensato dalle banche con spread (il ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base quale proprio ricavo) più alti. così mentre l’euribor è sceso all’1,5% dal 5% di ottobre 2008, gli spread applicati nei nuovi mutui a tasso variabile sono aumentati dallo 0,8-0,9% medio di ottobre al 2% circa di oggi. non va meglio per i nuovi mutui agganciati al tasso bce, su cui ora grava uno spread del 2,6% circa. per ora, con i tassi ai minimi storici, il peso della rata mensile è ancora sostenibile; ma quando torneranno ad aumentare (come ci si aspetta) la rata con spread a questi livelli diventerebbe davvero insostenibile
cosa accade se anche in italia scoppia la bolla
la repubblica, sabato 4 apr 09
le previsioni degli esperti per l'anno in corso sono al momento confortate dai numeri di un primo trimestre senza crolli dei prezzi. in italia le quotazioni stanno calando ma l'atterraggio è morbido soprattutto se confrontato al tonfo di alcuni mercati come quello d'oltremanica, lo spagnolo e lo statunitense (qui prezzi hanno registrato un -30%). da noi di bolla non si parla, lo scorso anno il prezzo medio delle abitazioni è sceso in italia di appena il 2%, per il 2009 si stima un -9%, con una stabilizzazione a partire dal 2010. in realtà i prezzi delle case in italia sono più che raddoppiati nell'ultimo decennio a fronte di un potere di acquisto fermo al 93'. ragioni che inducono a pensare che la bolla è latente e potrebbe presto scoppiare anche da noi, con possibilità concreta di una discesa più marcata dei prezzi. si tratta di un'eventualità della qualle potrebero farne le spese quei consumatori che hanno comprato dal 2004 in poi (quando i prezzi rano già saliti in maniera consistente). con riduzione del valore degli immobili molti di loro rischiano di vedere il loro investimento in perdita
investire nel mattone è più sicuro e redditizio
affari e finanza, martedì 6 apr 09
tra i vari tipi di investimento, l’immobiliare è la forma più sicura e redditizia. la locazione di un bilocale situato nella zona semicentrale di una grande città rende al netto di spese e tasse tra il 2,3% e il 3%. a questo dato bisogna aggiungere il potenziale guadagno derivante dalla vendita dell’appartamento, il cui valore di norma aumenta nel corso del tempo. secondo alessandro ghisolfi di ubh, questo ricavo può arrivare al 5,3% su base annua, al 30% se la vendita ha luogo dopo dieci anni. dal punto di vista dell’acquirente, chi compra un appartamento locato può ottenere uno sconto anche del 20% e un ulteriore risparmio del 10% se paga in contanti
gli italiani ritornano al mutuo
milano finanza, sabato 4 apr 09
marzo 2009 segna un punto a favore sul fronte mutui: secondo il barometro mensile di crif, a marzo la domanda di prestiti ha fatto un balzo del 10%, il primo dato positivo dopo un anno di continue flessioni (se si esclude il timido +2% di febbraio). tuttavia è ancora presto per parlare di una inversione di tendenza, in quanto si tratta di domanda e non di erogato effettivo. inoltre l’analisi prende in considerazione anche le domande di rinegoziazione di prestiti già esistenti. per quanto riguarda l’importo del mutuo, la maggior parte delle richieste (il 73% del campione) si concentra su prestiti fino a 150mila euro; segue la fascia tra 150 e 300mila euro (23%) e quella oltre i 300mila euro (4%). quanto alla durata del mutuo, il 32% degli italiani chiede un ammortamento in 25-30 anni, il 22% preferisce il breve periodo (15-20 anni), mentre solo il 4% ricerca piani di ammortamento di 20-25 anni
in inghilterra la crisi non risparmia le nuove costruzioni
guardian.co.uk, sabato 4 apr 09
anche se il dato ufficiale uscirà solo a maggio, si stima che il numero di nuove costruzioni portate a termine nel regno unito nel 2008 sia pari solo al 50% di quelle realizzate nel 2007. molte le imprese di costruzione che, dal 2007 ad oggi, hanno abbandonato i lavori (si calcola siano circa 200), mentre i cantieri ancora aperti rallentano i ritmi per assicurarsi che le abitazioni non siano pronte prima di una ripresa dei prezzi. a pagarne le conseguenze sono coloro che già hanno acquistato una casa nei quartieri o nei complessi lasciati a metà dell’opera. ora si trovano a vivere in aree degradate che attirano l’attenzione di ladri e vandali, prive di servizi fondamentali e spesso senza neppure strade asfaltate
continua la caduta dei prezzi nell’immobiliare francese
le figaro.fr, mercoledì 8 apr 09
tempo di bilanci anche per l’immobiliare francese. gli ultimi dati arrivano dalla fnaim (federazione nazionale del settore immobiliare): i prezzi delle abitazioni di seconda mano sono scesi di 9,8 punti percentuali nel primo trimestre del 2009 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. in un anno (marzo 2008-marzo 2009) la caduta è stata del 5,7%, e ha riguardato tutti i tipi di abitazione e tutte le regioni del paese. più colpite le abitazioni del sud-est del paese (dove il calo è stato del 13,3%), l’ile-de-france (-11,2%), le regioni alpine e quelle del centro (-8,8%). segue la caduta registrata nell’ovest (-7,7%) e nel sud-ovest della francia (-6,4%). in generale, le case hanno perso più valore rispetto agli appartamenti (-11,2% contro -8,4%). anche il numero di transazioni effettuate è in calo nel primo trimestre del 2009, sia nel settore dell’usato (-30%), che nel comparto del nuovo (-37,6%)
in uk aumentano i mutui e le quotazioni immobiliari
guardian.co.uk, martedì 31 mar 09
guardian.co.uk, giovedì 2 apr 09
dall’ultima indagine condotta da gfk nop emergono finalmente buone notizie sul fronte mutui in uk. complice il calo dei prezzi (-20% su base annuale) e il taglio dei tassi di interesse deciso dalla banca d’inghilterra, a febbraio sono stati approvati 37.937 nuovi prestiti, +19% rispetto al mese precedente, il più alto valore raggiunto da maggio 2008. marzo invece segna un inaspettato, lieve aumento delle quotazioni immobiliari: stando ai dati diffusi da nationwide building society, si tratta di un misero +0,9%, che però frena la parabola discendente iniziata 16 mesi fa. tuttavia una rondine non fa primavera, avvisa colin ellis, economista della daiwa security, e per l’anno in corso si attendono nuove flessioni. nello specifico di ogni regione, l’irlanda del nord registra il calo più importante (-29% rispetto allo stesso periodo del 2008), seguita da scozia (-12,6%) e galles (-8,3%)
a napoli in calo prezzi e transazioni
il mattino, mercoledì 8 apr 09
incrociando le indagini condotte da grimaldi, gabetti e tecnocasa emerge che, nel secondo semestre del 2008, le quotazioni immobiliari sono scese del 20-30% nella provincia di napoli, del 10% in città. le zone cittadine che hanno resistito meglio sono il vomero (dove il costo medio per un’abitazione in buono stato si aggira attorno ai 5.200 euro/m2) e l’arenella (3mila euro/m2), sempre molto richieste. tengono i prezzi a bagnoli (2.800 euro/m2), grazie alla posizione sul mare, e a posillipo (8.500 euro/m2), nonostante il calo della domanda. in discesa i prezzi medi del quartiere di chiaia (8mila euro/m2). quanto alle compravendite, l’agenzia del territorio ha rilevato una flessione delle transazioni nel corso del 2008 pari al 13,8%, che ha riguardato soprattutto la zona semicentrale (-19,7%) e quella periferica (-17,3%) della città
nell’immobiliare romagnolo calano i prezzi, ma riparte la domanda
il resto del carlino, martedì 7 apr 09
l’ultimo studio condotto da tecnocasa conferma la tendenza al ribasso delle quotazioni immobiliari in romagna. negli ultimi sei mesi hanno sofferto soprattutto i mercati di cattolica (-9%) e di riccione (-5%), seguiti da cesena (-4,7%) e forlì (-4,3%), mentre rimini si ferma a quota -1,5%. l’analisi rileva anche una ripresa della domanda, che è però diventata più attenta e informata, mentre si allungano i tempi necessari per concludere una trattativa (140 giorni di media). gli acquirenti ricercano soprattutto un trilocale (48%) mentre per l’acquisto si ricorre soprattutto al mutuo: nel 2008, la domanda di mutui è aumentata del 10% a rimini e del 3% a cesena e ravenna. l’importo medio richiesto è di 136mila euro, mentre la durata del prestito è di norma pari o superiore ai 25 anni
nel 2008 è cresciuto il comparto degli “altri mutui”
affari e finanza, martedì 6 apr 09
secondo l’ultimo bollettino assosim, il 2008 è stato un anno negativo per i mutui destinati all’acquisto della prima casa, scesi del 23,1% su base annuale. una tendenza al ribasso che viene controbilanciata dall’aumento dei cosiddetti “altri mutui”, fra cui spiccano le surroghe, i mutui di sostituzione e i prestiti per la ristrutturazione o ricostruzione della casa, ciascuno dei quali occupa una quota compresa tra il 28,2% e il 28,8% del totale erogato nel 2008. più contenuta la quota dei mutui di liquidità (12%) mentre ancora poche famiglie hanno fatto ricorso ai cosiddetti mutui “debt consolidation” (2,5%), tipologia di finanziamento che accorpa in un’unica rata diversi prestiti che gravano su uno stesso oggetto
u.k, a marzo rallenta la discesa della quotazioni immobiliari
guardian.co.uk, venerdì 3 apr 09
secondo halifax, una nuova flessione dell’1,9% ha colpito a marzo i prezzi delle abitazioni inglesi, fissando il costo medio degli immobili a 157.326 sterline. questo dato però mostra un leggero rallentamento nella discesa delle quotazioni immobiliari, visto che a febbraio il calo mensile era stato del 2,3% (dato halifax). su base trimestrale, invece, i prezzi sono caduti del 17,5% rispetto al primo trimestre del 2008, tanto che ora un’abitazione costa in media 33mila sterline in meno rispetto a un anno fa. secondo martin ellis, chief economist di halifax, la tendenza al ribasso è destinata a proseguire per tutto il 2009
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