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lunedì 2 novembre 2009

notizie immobiliari novembre 2009 - MARCO RAMBERTI

risparmio e casa, la risposta anti-crisi delle famiglie
corriere della sera, giovedì 29 ott 09

secondo l’istat, nel secondo trimestre dell’anno il reddito lordo delle famiglie italiane si è ridotto (-1%) e la spesa per i consumi è diminuita di conseguenza (-0,5%). gli italiani riscoprono insomma il risparmio: una recente indagine congiunta di acri ed ipsos conferma che nel mese di ottobre è aumentato il numero di coloro che riescono a risparmiare, pari al 37% del campione, il 3% in più rispetto a un anno fa. al contempo, è sceso il numero di chi spende più di quanto incassa, oggi il 25% del totale contro il 27% di ottobre 2008. insomma gli italiani continuano a preferire il "gruzzolo" e se proprio devono impiegarlo, il mattone viene considerato l'investimento più sicuro dal 54% del campione ipsos

il mattone ha toccato il fondo. ma ora è pronto per risalire ?
milano finanza, mercoledì 28 ott 09

è un mercato immobiliare tutto sommato in salute quello descritto dalla commissione ambiente e lavori pubblici della camera dai principali osservatori di settore. dall'agenzia del territorio a nomisma, dal censis al cresme a tecnoborsa giudizio unanime: la crisi è quasi alle spalle. i numeri dicono che sebbene il saldo delle transazioni risulti ancora negativo (-13%), la caduta si è attenuata rispetto ai due trimestri precedenti e i prezzi hanno tenuto. toccato il fondo, il mattone si appresta alla risalita, anche se non mancano motivi di preoccupazione: con circa 600mila compravendite nell'anno in corso, il mercato è ritornato sui livelli del '98. circa 120mila famiglie in difficoltà potrebbero avvalersi della moratoria abi sui mutui, inoltre sarebbero circa 4 milioni le famiglie in affitto che fanno fatica a sostenere la pressione di un canone aumentato di oltre il 60% negli ultimi 10 anni

i mutui ripartono col paracadute
ilsole24ore.com, domenica 25 ottobre 09

forse i mutui che verranno erogati d'ora in avanti avranno importi medi più bassi rispetto al passato ed anche l'entità del finanziamento non tornerà ai livelli pre-crisi, quando si finiva per finanziare l'80% del valore e in alcuni casi anche il 100%. ma le banche e gli operatori di settore scommettono sulla ripresa della domanda di prestiti per la casa nei prossimi mesi. con i tassi ai minimi e l'euribor allo 0,5% il tasso variabile è divenuta un'opzione vantaggiosa. tra l'euribor e lo spread il tasso si aggira intorno al 2% contro il 5% del tasso fisso. in soldoni, secondo le rilevazioni mutuionline, per un mutuo a 20 anni dall'importo di 100mila euro comporta una rata mensile media di 500 euro con il tasso variabile, mentre finanziare lo stesso importo con il fisso comporta un rimborso di 687 euro. chi sceglie il variabile però deve ricordare che il costo della rata tenderà a salire appena i tassi torneranno a crescere (e questo accadrà di sicuro). allora come fare per evitare brutte sorprese? sono particolarmente graditi i mutui con un tetto massimo predefinito (mutuo con cap). ogni banca propone la sua soluzione che fissa un tasso massimo oltre il quale un’assicurazione copre l’escursione quando viene oltrepassato il limite. in sostanza si tratta di una via di mezzo per chi vuole sfruttare il variabile basso, ma vuole avere più garanzie nel futuro

zapatero e la sua famiglia vittime della bolla immobiliare
idealista.com/news venerdì 30 ottobre 09

anche il presidente josé luis rodríguez zapatero è tra le "vittime" della bolla immobiliare che sta colpendo la spagna. idealista.com ha messo a confronto la casa acquistata dal primo ministro nel primo trimestre del 2007 - una villa nella località balneare di playa de la vera (almeria) - per la cifra di 440.000 euro (fonte abc.es) con un immobile dalle caratteristiche simili presente nel portale. dalla comparazione l'immobile del premier viene stimato un 20% in meno rispetto al prezzo di acquisto. oggi zapatero potrebbe acquistare la sua villa al mare per "soli" 350.000 euro

effetto-tav, cresce l’appeal delle zone adiacenti alle stazioni
milano finanza, mercoledì 28 ott 09

cresce l’interesse per le città raggiunte dall’alta velocità e le quotazioni immobiliari aumentano di conseguenza, soprattutto nei quartieri adiacenti alle stazioni. basta vedere i dati forniti dall’ufficio studi gabetti: dal 2003 ad oggi, i prezzi della zona stazione centrale di bologna sono lievitati del 40%, cioè il 12% in più rispetto agli aumenti medi della città (+26%). l’effetto tav si è fatto sentire anche su napoli afragola (+34,8%), roma tiburtina (+34,5%), zona stazione di reggio emilia (+28,5%), torino porta susa (+27,5%) e firenze belfiore (+27,5%), unico caso in cui gli aumenti medi della zona sono stati inferiori a quelli cittadini (+29,8%). anche la zona di milano rogoredo, pur non essendo toccata dalla tav, ha risentito degli effetti positivi del passante ferroviario ultimato un anno fa: qui i prezzi sono aumentati mediamente del 38,5%, contro una media cittadina del 27,5%

in toscana gli immigrati non riescono a comprare casa
repubblica.it, martedì 28 ott 09

diminuisce il numero di immigrati in grado di acquistare casa in toscana. secondo le stime di scenari immobiliari, il 2009 dovrebbe concludersi con 7.200 unità immobiliari acquistate da famiglie straniere, il 34,5% in meno rispetto allo scorso anno, mentre per il 2010 si parla di 5.500 transazioni concluse. le famiglie straniere faticano a trovare casa soprattutto nella provincia di firenze, dove i prezzi sono elevati e l’offerta di immobili usati di fascia economica è scarsa. qui l’incidenza degli scambi con immigrati sul totale delle compravendite residenziali è pari al 3% del totale, al contrario della provincia di prato dove ben il 23% delle transazioni concluse nel corso dell’anno ha avuto come protagoniste famiglie di immigrati, una percentuale in crescita rispetto a un anno fa

all’aquila la prima casa italiana verde al 100%
il giorno, mercoledì 28 ott 09

nel capoluogo abruzzese è stata inaugurato il primo edificio in italia in grado di autoprodurre tutta l’energia di cui ha bisogno. nato da un progetto coordinato dall’università dell’aquila e dall’ateneo parmense, realizzato dal consorzio cogesi in soli 75 giorni e con costi relativamente contenuti (1.900 euro/m2), la casa a zero consumi riunisce in sé il meglio delle tecnologie verdi attualmente disponibili sul mercato: 48 pannelli fotovoltaici; sistema di climatizzazione e acqua calda sanitaria a pompa di calore; pareti, vetri e infissi realizzati con materiali isolanti. il risultato è un edificio che consuma la metà di uno tradizionale e che sarà donato all’università dell’aquila come nuova sede del rettorato

case all’estero, lo scudo fiscale non scoraggia gli italiani
il sole 24 ore, sabato 24 ott 09

a fine 2009 saranno 35mila le case acquistate oltre frontiera, il 19% in più rispetto al 2008. la stima emerge da un’indagine condotta da aipb, che rileva inoltre come l’85% degli acquirenti disponga di un budget compreso tra 100mila e 500mila euro, mentre solo il 15% punta ad immobili di alto standing (oltre 1 milione di euro). gli acquisti per investimento hanno quest’anno raggiunto il 17% del totale, mentre nel biennio 2007-2008 si erano fermati al 12%. aumenta anche il numero di coloro che acquistano casa tramite mezzi propri: nel 2007 il 45,4% degli acquirenti aveva fatto ricorso a un mutuo, contro il 42,7% dello scorso anno

usa, vendite di case in altalena nel mese di settembre
business week.com, venerdì 23 ott 09
bloomberg.com, mercoledì 28 ott 09

vicende altalenanti per il mercato immobiliare statunitense. secondo l’associazione nazionale degli agenti immobiliari, nel mese di settembre riprendono le vendite di case di seconda mano, +9,4% rispetto ad agosto. diverso il discorso per le nuove costruzioni, le cui vendite a settembre sono scese del 3,6%, stando al report diffuso dalla camera di commercio usa

tempi di vendita più lunghi nell’hinterland delle grandi città
trend-online.com, lunedì 26 ott 09

si allungano i tempi medi di vendita nelle grandi città, mentre rimangono pressoché stabili nell’hinterland e nei capoluoghi di provincia. dall’ultimo rapporto dell’ufficio studi tecnocasa emerge che per concludere una trattativa in una grande città servono in media 146 giorni, 12 in più rispetto a un anno fa. nei comuni dell’hinterland i tempi medi di vendita si allungano a 181 giorni (a ottobre 2008 erano 180), mentre nelle città capoluogo servono 169 giorni (contro i 168 di un anno fa) per portare a termine una compravendita immobiliare

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